Abramo in valle Bormida

Idraulica in Puglia (5000 avanti Cristo)


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Inviato da: Mauro il September 14, 2002 at 19:50:56:

Riporto un brano del risvolto di copertina del
libro "Passo di Corvo e la civilta' neolitica del
Tavoliere", di Santo Tine', con la collaborazione
del CNR e dell'Universita' di Genova (Sagep
editrice):

"... e' stata avanzata l'ipotesi di un clima
piovoso che caratterizzo' il Tavoliere durante il
V e il IV millennio avanti Cristo condizionando
tutta l'attivita' agricola dei suoi abitanti e
costringendoli prima a concepire e a realizzare
TITANICHE OPERE DI DRENAGGIO e in seguito ad
abbandonare la regione... infine, e per la prima
volta in Italia, sono state avanzate documentate
ipotesi di carattere demografico che riescono
particolarmente interessanti in quanto si
riferiscono a un area geografica che vide il
formarsi e lo sviluppo di uno dei piu' antichi
(VI-IV millennio avanti Cristo) e importanti
nuclei della civilta' agricola europea"

Trovandoci nella APULIA-Puglia e vista
l'antichita' dei reperti viene in mente ABELE
(ucciso da Caino e poi arriva Set), ma tralascio
le ipotesi bibliche e procedo.

Le cartine presenti sul libro danno subito l'idea
di cosa stiamo parlando. I siti esplorati facenti
parte del Neolitico antico (con datazione
radiocarboniche dal VI al V-IV millennio avanti
Cristo) sono circa duecento (quelli esplorati,
non quelli esistenti). Quello che viene preso in
esame maggiormente nel libro e' il villaggio
denominato "Passo di Corvo" (esteso circa 450.000
metri quadrati).

Ci sono anche parecchie foto e disegni che
mostrano le opere idrauliche di drenaggio citate
sopra (fossati intorno alle case, pozzi, fossati
piu' estesi che racchiudono villaggi interi
eccetera), le numerose ceramiche dipinte, i
segni "farfallino" (il segno indicante i fegati-
mappa) sulla statuina della "divinita' madre" ma
anche su altri reperti, eccetera.

Le datazioni radiocarborniche (decine di pagine)
non lasciano dubbi che ci si trovi in un'epoca
che precede le attuali datazioni sumere ma
vengono comunque riportati i collegamenti con i
siti neolitici dell'Egeo e del Medioriente che
possono essere riassunti dalla frase:

"Che in questo propagarsi della civilta' verso
occidente la nostra regione, oltre a essere
investita tra le prime, abbia anche giocato un
ruolo primario, non sembra che si possa
disconoscere. Non si puo' dubitare, infatti, che
almeno per quanto riguarda il Neolitico Antico e
Medio, il Tavoliere abbia restituito ormai
sufficienti elementi per poter essere considerato
un'area di determinante importanza, qualora si
cerchi di comprendere la dinamica della
diffusione della civilta' neolitica nella
penisola italiana e di conseguenza del propagarsi
di essa verso i paesi del Mediterraneo
occidentale".

Tutto cio' avviene molto prima del primo periodo
sumero e non c'e' quindi prova della provenienza
esatta di quelli che fondarono le prime citta' in
Medioriente, ma e' indubbio che la regione
italiana avesse un ruolo significativo
nell'ambito mediterraneo-mediorientale fin dalle
epoche piu' antiche (qualunque fosse la
provenienza dei suoi abitatori). Il collegamento
preciso delle epoche successive e' il fegato-
mappa (una mappa geografica dell'Europa nei
reperti mediorientali). La presenza semitica
della citta' di Ebla e' indicativa di molte cose.
Innanzi tutto che il mondo semitico non era
racchiuso nel deserto arabico ma si trovava anche
in una localita' come Ebla piu' vicina al
Mediterraneo-Europa che all'oceano Indiano (e se
loro parlavano Semitico ha senso che lo
parlassero anche coloro che nel Mediterraneo
erano neoliticamente legati al mondo
mediorientale di Ebla).

C'e' poi qualcosa che e' andato perduto (mi
riferisco per esempio alla recente notizia sui
giornali che alcuni testi di Ebla ritrovati
recentemente riportano la divinita' ADDA che
uccide un dragone con sette teste, con questo
dragone che potrebbe rappresentare un impero-
alleanza precedente). Pensare che la dinastia
mediorientale di Lagash, o una dinastia egiziana
o chi altro ancora, fosse a capo di un impero e'
abbastanza naturale. Questo non significa chissa'
che cosa, ma tante colonie sparse lungo le vie
commerciali, territori controllati da lontano e
altre cose che possono valere come esempio i
Fenici (una serie di citta' quasi ovunque legate
tra loro anche se distanti le une dalle altre).

Saluti,
Mauro
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