Inviato da: Mauro il October 25, 2002 at 05:39:23:
A questo indirizzo c'e' la trascrizione
dell'iscrizione di Botorrita, una
scritta "celtibera" composta da segni sia
alfabetici che sillabici (il significato delle
frasi e' tuttora sconosciuto):
http://titus.uni-
frankfurt.de/didact/idg/kelt/keltibbs.htm
Arriviamo subito al dunque:
"stena es uertai entara"
STENA (s-TINA, "che e' TINA-Odino-Giove-eccetera)
ES, e'
UERTAI, ERIDU (RD-radice biblica)
ENTARA, INTERA
"Tina-Giove e' ERIDU intera" (il territorio visto
come figura umana)
Mettendo la lettera P al posto della T abbiamo:
"sPena es uerPai enPara"
"Spagna e' Europa..." (con il semitico ^RB,
presunta etimologia di Europa, che
significa "occidente", "Spagna e' occidente")
E' interessante l'equivalenza di questo TINA-PINA
con il monte PAN-BAN, il Cervino dei fegati-mappa
babilonesi, e con il NAB-NAP divinita' Nebo
babilonese rappresentata da uno
STILO "conoidale", che in quanto "stilo" e' "s-
TL", "che ' tell", "che e' Italia", o piu'
semplicemente lo STELO del fiore-margherita
simbolo dei primi Ittiti (vedi numerosi messaggi
vecchi nel forum) che rientra nella questione
europea-vedica come fiore di LOTO, al contrario
OTOL-Italia. Mi fermo pero' qui senza analizzare
le possibili trasformazioni di queste
scritte "celtibere".
Procedo con la fonetica ufficiale celtibera.
Segnalo a Carlo che con questi segni (molto piu'
vicini all'epoca sillabica micenea che agli
alfabeti recenti che conosciamo) le possibilita
di "mescolamento" diventano imprevedibili:
- la parola "LITOCUM" a me risulta "LIDOCUM", ma
questo non e' importante (sto usando la tabella
celtiberica che prevede 12 lettere singole e le
15 sillabe formate dalle prime tre lettere B, G e
D unite alle cinque vocali)
- comunque sia, la parola "LIDOCUM" e' composta
dai segni "L-I-DO-CU-M"
- se dovessimo leggere la scritta al contrario,
non viene fuori "MUCODIL", bensi' "MCUDOIL"
- il caso vuole che in questa iscrizione di
Botorrita la parola predominante sia BINDIs (vedi
messaggio sull'articolo "INDI-eccetera" irlandese)
- se BINDIs fosse veramente l'articolo irlandese
tutto cio' mostra come un semplice articolo possa
diventare una "divinita'" (chi si ritrova un
testo simile con tutti questi BINDIs viene da
pensare per esempio alle scritte eugubine con
tutti IOVE... IOVE... IOVE... metti caso che in
epoca remotissima fosse semplicemente la "V", la
congiunzione semitica...)
Difficile pero' che "BINDIs" sia un semplice
articolo visto che compare anche come ultima
parola del testo. Il suo essere ripetuto piu'
volte sembra ricalcare una sequenza "geografica"
tipo quella della tavola sannitica di Agnone
(vedi messaggi nel forum):
- i BINDIs sono 14
- l'elenco parte con "ABULU UBOCUM" che
potrebbero essere le "Abele ubicazioni" (un
elenco "geografico") o meglio le "abuelo
ubicazioni", in Spagnolo le "ubicazioni dei nonni-
antenati"
- il tema di Abele viene ripreso nelle righe
riferite a ACAINAS (Caino?) dove non compare ne'
ABULU ne' ABULOs
In definitiva, se cerchiamo le tracce di un
territorio "ligure" che si estendeva in tutta
quanta l'Europa occidentale, non dovrebbe
sorprenderci che la Spagna "celtibera" sia uno
dei luoghi fondamentali di questo territorio.
Saluti,
Mauro
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