Inviato da: Mauro il June 28, 2003 at 00:11:54:
In risposta a: Centro spostato (Alpi, Vesuvio, Etna, Anatolia, Atene)
Inviato da Mauro il June 27, 2003 at 17:56:57:
Verificate pure sugli atlanti. Lo stretto di
Messina del monte ETNA e ATENE greca sono sulla
stessa latitudine (significa che la stella polare
ha lo stesso angolo rispetto all'orizzonte in
entrambi i luoghi). Sono un "duplicato" e se mi
permettete il monte-vulcano ETNA c'e' da SEMPRE
(non lo hanno costruito), mentre Atene e' stata
fondata da Teseo.
Nella navigazione antica bastava tenere la stella
polare con quell'angolo e si sarebbe arrivati
allo stretto di Messina del monte Etna, sia
venendo da ovest che da est. In particolare, nel
cielo-mappa egiziano di Seti c'e' disegnato il
percorso dal Nilo al toro-mucca europeo e la
rotta parte dal Nilo (dove c'e' Seti), sale fino
in Anatolia (una figura umana) e poi costeggia
orizzontale fino in Sicilia, uno zoccolo del toro-
mucca (una rotta marina tenendo fissa la stella
polare). Nella stessa dinastia uno di questi
disegni mostra la figura del Nilo che ferisce il
toro-mucca-Europa nella pancia (probabilmente la
pianura padana, con i suoi fiumi che sono il
latte della mucca) e siamo nell'epoca delle
spedizioni in Palestina-Italia (BALEsTENAC nella
lapide picena di Novilara).
Tra geografie perdute o duplicate c'e' anche la
storia di Iside che cerca i pezzi di Osiride e
non riesce a trovare il suo organo-conoide
(quello piu' nascosto, il Cervino-Sharruma-Noe',
solo in pochi sanno dove sia esattamente). Ed e'
facile usare un fegato-mappa... prendete quello
babilonese e andate in fondo alla valle (dove
scorre il "river of the liver", "fiume del
fegato"), guardando le montagne finche' non
incontrate la Serra d'Ivrea (la si riconosce
subito, compare uguale nel fegato babilonese).
Girate dietro la Serra, entrerete facilmente in
valle d'Aosta e sulla destra in una delle valli
comparira' il monte Cervino. Basterebbe soltanto
questo oggetto etrusco-babilonese perche' Carlo
dal Veneto possa arrivare con sicurezza in Valle
d'Aosta per incontrarsi con gli altri saggi del
continente.
Saluti,
Mauro
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