Inviato da: Mauro il May 30, 2003 at 18:10:11:
In risposta a: Re: Una X (Sellero, Bego, Cervino, Apuani), al centro Gerico (Voghera)
Inviato da enrico calzolari il May 30, 2003 at 10:38:27:
Rendiamo omaggio alla magica comparsa di Enrico
Calzolari... dico cosi' perche' ho letto che al
secondo convegno annuale archeoastronomico ha
fatto una relazione sugli "osservatori
astronomici megalitici nella fascia di
latitudine attorno ai 45 gradi", un titolo che
riprende i tanti messaggi che ho scritto
sull'importanza storica dei paralleli 44, 45 e
46.
Nessuno meglio di Calzolari puo' giudicare la
valle padana come il posto ideale dove
localizzare il centro del mondo antico.
Brevemente e' la piu' grande
pianura con clima mediterraneo e la stella
polare con il suo stare a meta' del cielo indica
che la stessa pianura e' il centro del mondo.
Non posso adesso riprendere tutte le cose che
sono state dette-scritte in questi due-tre anni
di "folleggiamento" con Carlo, tanto piu' che
porto avanti l'ipotesi che questo "paradiso
scomparso" sia restato nella memoria di tutte le
civilta' e le cose da dire sarebbero tantissime
(questioni mediorientali, imperi egiziani, Veda
indiani, imperatori cinesi, mitologia europea,
eccetera).
Restando nel tema dei megaliti italici e' stato
topico notare sui megaliti di Millesimo che
possono avere usato le coppelle rotonde come
unita' e quelle rettangolari come "duodecina",
con la sorpresa-conferma della presenza di una
numerazione duodecimale (undici rotonde sul
primo megalite, coppella rettangolare in quello
successivo, rettangolare e rotonda in quello
dopo ancora, 11, 12 e 13). La numerazione in
base sei-dodici e' tipicamente "sumera", mentre
quella decimale e' tipicamente "centoeuropea-
indoeuropea" ed e' proprio il numero CENTO che
viene usato per mostrare il collegamento tra le
lingue cosiddette "indoeuropee". Dunque e'
possibile che i "CENTOEUROPEI" siano coloro che
abbiano a che fare con la numerazione decimale,
un uso diverso dei numeri-lettere del mondo
semitico precedente.
Archeoastronomia sono essenzialmente "numeri".
Oggi usiamo tutti gli stessi numeri arabi
decimali, mentre nel passato si usavano le
lettere dell'alfabeto e ogni mutazione di
alfabeto ha cambiato ogni volta la fonetica e la
forma di questi numeri.
Il megalite di Millesimo che io dico "numero
tredici" riporta oltre alle due coppelle
rettangolare e rotonda (12 e 1 uguale 13), una
figura umana.
Consideriamo il numero TREDICI come numero
associato a questa figura umana:
lettere H-12 e B-1 (alfabeto semitico in base 6)
lettera M-13 (alfabeto semitico-decimale con A=1)
lettera N-13 (alfabeto semitico-decimale con A=0)
Con la lettura in base 6 abbiamo un "HB"
collegabile agli ABA sumeri, oppure
(considerando la H di HM, il nostro CAM) un CB-
cabo-capo.
Con la lettura decimale abbiamo la possibilita'
M come "uoMo", come "Me", oppure la possibilita'
N piu' antica, "uNo".
Ma le letture sono tantissime... sapendo che e'
il numero 13 e utilizzando la numerazione
semitica ufficiale (A=1, Y=10, R=100)
abbiamo "YG" oppure "GY" (valle-regione biblica)
che insieme ricordano gli IGIGI sumeri.
Se invece usiamo la numerazione semitica
ufficiale ma con A=0 (A=0, t=10, Q=100)
abbiamo "tB", un "tibo-tipo".
Poi ci sono gli alfabeti rovesciati... per
quelli di Babele che a un certo punto compaiono
biblicamente con l'alfabeto rovesciato di
tipo "AtBs", il sopraddetto "HB" diventa "ts"
(Tusci?) oppure "st", mentre con quello
rovesciato di tipo "AsBR" (che
trasforma "Giacobbe" in "Liguri") "HB"
sarebbe "Ns" ("unus", Nesi ittiti?, Enos?,
eccetera).
Scrivo una cosa e me ne vengono in mente altre
cento... o anche sessanta vista la sostanza
numerica in base sei di questo messaggio.
Purtroppo non ho tanto tempo libero per queste
ricerche e tutti i miei libri-appunti sono
rimasti in Liguria a causa del recente
trasferimento affettivo-lavorativo nel milanese.
Una delle cose interessanti che avevo iniziato a
fare era quella di considerare i pallini dentro
i reticolati come numeri precisi da trasformare
in lettere usando l'alfabeto appropriato. Mi
sembra molto piu' sensata questa cosa piuttosto
che considerare tali graffiti come "recinti per
il bestiame" o "abitazioni con il numero dei
componenti della famiglia". Non per altro ma
siccome i numeri del bestiame e delle abitazioni
cambiano continuamente, a ogni stagione, non me
li vedo i saggi dell'epoca che fissano nella
pietra informazioni cosi' poco significative.
Saluti,
Mauro
../../
B-G-D-h-V-Z-H-t-Y--K--L--M--N--S--^--P--z--Q--R--
-s
1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-24-36-48-60-72-84-96-
108
B-G-D-h-V-Z--H--t--Y--K--L--M---N---S---^---P---
z---Q---R----s
1-2-3-4-5-6-12-18-24-30-36-72-108-144-180-216-
432-648-864-1080
ABGDhVZHtY--K--L--M--N--S--^--P--z--Q---R---s---T
0123456789-10-20-30-40-50-60-70-80-90-100-200-300
ABGDhVZHt--Y--K--L--M--N--S--^--P--z---Q---R---s-
--T
123456789-10-20-30-40-50-60-70-80-90-100-200-300-
400
ABGDhVZHtY-KLMNS^PzQR-sT
0123456789-0123456789-01
ABGDhVZHt-YKLMNS^PzQ-RsT
123456789-0123456789-012
eccetera