Inviato da: Mauro il July 16, 2003 at 16:53:56:
In risposta a: Re: La fantasia al potere
Inviato da Cartesio il July 16, 2003 at 12:26:26:
: Mauro Mauro,
: ma riesci sempre a vedere ciò che vuoi
: dappertutto?
Lo vedi anche tu, non dire che lo vedo solo io...
Devi darmi atto che quelle tre prime lettere
sono identiche all'ARZ etrusco e le seconde tre
sono un ARX fatto con un altro alfabeto.
Hanno fonetiche diverse da quelle che riporti
(differenzio la seconda "A" come una "a" senza
pensare che lettera sia esattamente nel caso
fosse appartenente allo stesso alfabeto).
ARZaRX
MRzGRX
significa proprio quello che dico io che ci sono
persone che leggono le stesse scritte
alfabetiche in un modo differente. Gli AR
etruschi nella lettura ufficiale egiziana sono
MR. Nell'evoluzione delle scritte etrusche si
nota questo (A=M) perche' a un certo punto, dopo
tutti gli AR e LAR, vengono fuori i MA-RS, MA-
RIS, che prima non c'erano (sono le entita'
neonate che appaiono negli specchietti etruschi
ciascuna accanto a una divinita').
Facci poi caso:
- si legge proprio ARZ etrusco che e' contenuto
nel nome Meretseger
- dunque i segni geroglifici sono uguali alle
lettere etrusche e si leggono anche allo stesso
modo (sono la stessa gente o e' una questione
telepatica?)
- sono le lettere 1-14-4 dell'alfabetario di
venti caratteri (equivale al fenicio B-S-h,
una "BISCIA", la forma di Meretseger)
Mi sembra molto di piu' che un semplice vedere
le cose come voglio io.
Saluti,
Mauro
../../
Cartesio scrive:
: Comunque è bene che si parli di cose concrete,
: sulle quali si può discutere.
: La stele di cui parli è ben visibile al sito
: http://classes.bnf.fr/dossiecr/cdstmere.htm
: I sei caratteri geroglifici scritti
verticalmente
: risultano ben visibili, e si tratta
prosaicamente
: nome della dea Meretseger (“Colei che ama il
: silenzio”), custode della necropoli reale di
: Tebe, dall’aspetto di cobra e venerata
: soprattutto dagli operai della necropoli
stessa.
: Come la consultazione di
qualunque “alfabetario”
: egiziano potrà confermare, il primo segno in
alto
: suona “M”, quello sotto tracciato
: approssimativamente è una “R” (una bocca). Tra
i
: due segni sembra esserci un piccolo carattere,
: che in altre iscrizioni dello stesso nome
risulta
: più sicuro: la “T” della desinenza femminile.
: “MR” sono i radicali – notoriamente
consonantici –
: della parola “amore” (da cui, sembra, anche
il
: nome “ebraico” Miriam).
: A seguire c’è il segno della “S”, quello
: della “G” e di nuovo la “R”: “SGR”
è “silenzio,
: quiete”. L’ultimo segno, quello che “pare una
: svastica”, adesso non lo identifico: potrebbe
: essere un determinativo, o un richiamo
fonetico.
: Andrò a controllare quando disporrò dei
libri.
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