Abramo in valle Bormida

Bilingue numerica in Bretagna (3000 a.C.)


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Inviato da: Mauro il July 21, 2003 at 01:57:21:

In risposta a: BEsUREO, serpente alfabetico bilingue (uquruburus)
Inviato da Mauro il July 21, 2003 at 01:47:40:

Mauro scrive:
: - quando e dove sono stati spostati gli
: alfabeti?, nel prossimo messaggio vi spiego
: l'ipotesi

Sono anche altri che parlano di un linguaggio
numerico nel Neolitico perche' ci sono molti
reperti significativi in tal senso.

Nel libro "Il linguaggio della dea" (88-7305-612-
1) c'e' a pagina 456 la "Table des marchands",
trovata in Bretagna e risalente al 3500-3000
avanti Cristo.

Al centro abbiamo il simbolo "fessura", lo stesso
segno R egiziano che abbiamo visto nel nome di
Meretseger (un segno risalente alla prima epoca
faraonica spesso in coppia con il segno A). Tutto
intorno ci sono bastoni (altro simbolo egiziano),
ma non sono messi casualmente.

A sinistra abbiamo in alto 4 bastoni, sotto 1
linea e 5 bastoni, sotto 1 linea e 6 bastoni,
sotto 1 linea e 7 bastoni.

A destra la sequenza e' ripetuta identica ma con
l'aggiunta di un bastone per ciascuna riga. Penso
che abbiate capito cosa sto dicendo. C'e' da
vedere quanto vale la linea (dieci per come siamo
abituati noi) e si ottiene una bilingue numerica
dove appare il problema che qualcuno ha un
alfabeto spostato rispetto agli altri:

4-15-16-17 a sinistra (h-^-P-z)

5-16-17-18 a destra (V-P-z-Q)

Usando la sequenza fenicia con A=0 ottengo a
sinistra una lettura "epatica" h-^-P-ts,
"hepatis" (l'Europa come fegato-mappa del mondo,
con il simbolo fessura al centro uguale alla R
egizia, e infatti abbiamo "h-R", "la R", che
significa biblicamente hr-montagna).

Considerato che nell'antichita' si usavano anche
i sistemi in base dodici, consideriamo la riga
come se fosse invece il numero 12:

4-17-18-19 a sinistra (h-z-R-s)

5-18-19-20 a destra (V-Q-r-S)

la riga che prima era "epatica" adesso e' "h-ts-R-
s", OSIRIS-Sarasvati (possono essere quelli di 2-
3, GD-god)

l'altra riga sembra invece "cristiana" (possono
essere quelli di 3-4, Dh-deus)

Cosa ci sia foneticamente scritto non e'
importante in questo momento. La cosa e'
praticamente identica al guscio cinese della
dinastia Shang dove gli ideogrammi sono
raggruppati e compaiono a sottogruppi sia a
destra che a sinistra, ma i numeri che li
identificano hanno una differenza di uno tra una
parte e l'altra).

Sempre nel libro viene fatto un riassunto della
situazione a partire dal 6000 avanti Cristo.
Tutta l'Europa occidentale, la Grecia e il bacino
danubiano erano una cosa veramente notevole (ci
sono un sacco di reperti belli e molti segni
alfabetici che compaiono ovunque). A un certo
punto dal 5000 fino al 2800 avanti Cristo inizia
la penetrazione in Europa occidentale partendo
dal bacino del Volga (quelli dei kurgan, fanatici
dei conoidi...).

Tutte queste cose pero' vanno inquadrate con una
tradizione che si mantiene nei luoghi
Mediorientali e diventa leggendaria. Le date di
quando iniziano le culture egiziane e
mediorientali sembrano la fuga degli Europei
dalle invasioni orientali (o gli stessi invasori
giunti fin li'). L'autrice del libro fa notare
infatti che spinti in basso da queste invasioni
gli antichi Europei si sono mantenuti nella zona
mediterranea e quelli delle isole si sono salvati
facendo fiorire la civilta' minoica (provengono
pero' da tutta l'Europa dei secoli precedenti
dove comunque sono rimaste persone di questa
epoca antica).

In tutto questo pero' preferisco tornare sulle
scritte italiche recenti. Sarebbe molto piu'
clamoroso trovare l'iscrizione giusta che sia
ineccepibile nel mostrare la questione biblica in
Italia. Ce ne sono molte che pero' sembra sempre
una coincidenza. E' comunque piu' facile trovare
il bandolo della matassa partendo da queste date
piu' recenti (poi da queste sara' immediato
ricostruire i passaggi piu' antichi).

Saluti,
Mauro
../../
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