Abramo in valle Bormida

Re: Indoeuropei e akkadico-semiti


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Inviato da: Carlo il April 23, 2002 at 07:15:09:

In risposta a: Indoeuropei e akkadico-semiti
Inviato da Mauro il April 23, 2002 at 05:53:23:

: Carlo scrive:

: > Atena moderna! Anath e' la sua 'radice':
: > ANATH+ARES e' la radice completa.
: > Siamo nel II millennio e nessuno conosce
: > ancora prefissi-suffissi e preposizioni!

: Esistono gia' da parecchio tempo. Per esempio
gli
: Akkadici ne avevano una fondamentale che
: indicava "dentro" e altre cose, la preposizione
: INA (che a millenni di distanza rimane identica
: in lingua italiana, IN).

: La preposizione A italiana (moto a luogo) e' il
: contrario dell'A latino (moto da luogo), ma e'
la
: stessa cosa dell'ANA akkadico (INA e'
l'italiano
: IN, "dentro", ANA e' l'italiano A, "verso").

: I fegati-mappa vengono indicati con un segno BE
: che viene letto "summa" e lo considerano la
: particella italiana "se" (sarebbe invece meglio
: l'equivalente "quando" perche' rende meglio la
: concretezza storica di questi fegati-mappa, o
: semplicemente il suffisso semitico "B-
", "dentro"
: la regione indicata). Siamo nel terzo millennio
: avanti Cristo e i prefissi-suffissi-
preposizioni
: dominano la scena grammaticale.

: Leggi questa e sbalordisci (e' attestata come
: autentica lingua akkadica):

: PADAN-U, il percorso
: PADAN-I, del percorso

: Esattamente come nella lingua latina:

: -U, nominativo latino
: -I, genitivo latino

: In particolare -U e' il nominativo della quarta
: declinazione (nella seconda e' -US, con la "s"
: semitica "che e'").

: Con "lingua indoeuropea" si intende l'uso di
: suffissi-desinenze come nel Latino, nel
Sanscrito
: e nelle lingue tedesche e slave. La lingua
: italiana e' gia' diversa da loro (mostra un
: collegamento piu' diretto con l'Akkadico che le
: altre lingue cosiddette indoeuropee):

: pulchra est, e' bella

: In Italiano la costruzione della frase viene
: fatta al contrario (come nelle lingue akkadico-
: semitiche), e tutti i suffissi-desinenze delle
: declinazioni (a destra della parola) sono
: staccati e diventano preposizioni (a sinistra
: della parola):

: lup-i, del lupo

:
: Tornando ad Atena-Minerva, con il solito cambio
: dell'alfabeto:

: A-TINA, "A TINA", suffisso latino ("da Tina")
: B-THLB, "dentro THLB", suffisso semitico

: Nelle raffigurazioni di Atena che nasce dalla
: testa di Giove possiamo quindi leggere la A
: iniziale come particella A latina ("da Tina")
: oppure come suffisso B- semitico ("dentro
Tina").

: Se non fosse cosi', l'alternativa sarebbe
quella
: che sia TINA a derivare da ATINA per un gioco
: grammaticale. Tutte le parole che iniziano con
la
: A vengono viste latinicamente come "moto da
: luogo" e ATINA proverrebbe dunque da
un'ipotetica
: entita' chiamata TINA dando luogo alle
: raffigurazioni di Atena-Minerva che nasce dalla
: testa di questo Tina-Giove, il che mi sembra
: insensato. Se ATENA esiste nell'antichita' piu'
: remota non e' l'Atena "da Tina" o "dentro
Tina",
: ma e' proprio questo T-INA letto come AT-INA
: (vada anche per un E-TINA sumero, "tempio di
: Tina", o che altro).

: > Atena che nasce dalla testa di Giove e' una
: > sistemazione del I millennio, quando si e'
: dovuta
: > combinare la precedente sovranita' di Anath
con
: la
: > successiva di Zeus

: Non c'e' bisogno di pensare alla piccola figura
: di Minerva-Atena per mostrare la massima
: sovranita' celeste... ANAT e' li' sugli
: specchietti etruschi che ci guarda. E' TINA al
: contrario, ANIT.

: Non so se mi sono spiegato. Anat diventa Zeus,
ma
: e' la stessa entita' sovrana a cui viene
: assegnato un altro nome (con l'aggiunta
della "s"
: semitica, abbiamo la divinita' unica
: cinese, "Shang Ti", "che e' NT"). Il discorso
: Atena-Minerva (pur essendo collegata a Tina-
Anat)
: mostra qualcosa di piu' recente che non
riguarda
: la massima sovranita' ma qualcosa d'altro (la
: nascita di una colonia per esempio, o la
: ribellione di una parte dell'impero).

: Saluti,
: Mauro
: ../

Non ci siamo. Dal punto di vista dei nomi degli
dèi la tua idea è sballata. Dal punto di vista
delle desinenze è vera, in parte: cominciano ad
esserci le desinenze nel II millennio. IN NI, in
hurrita, è 'forza vitale', 'sessuale'; la
desinenza NI si ritrova, anche, in At ta
ni, 'padre'(variante maschia di Antares). Questo
contiene Att e Ani, dove Ani è la massima
divinità, che diventerà Jani-Janus/D'Jana.
Cominciano ad esserci, le deinenze, non dominano.
Da Ani, dove possiamo scindere A-ni, passiamo a
(J)an-us e a D'(J)a-na (A-ni è un altro 'uso'
della A: non saranno mica una preposizione ed una
desinenza?).
An-us e Un-us sono entrambi 'inizio e fine'.
Mentre a-na ricorda la sumerica NA AN NA.
Non parlare, ti prego, neanche per scherzo,
di 'piccola figura di Minerva-Atena': è la dea
principale mediterranea di 2000 anni. Anit ittita
è Tina etrusco e Tanit punico: la An è il cielo;
non è Anath ugaritico, e neanche Anat etrusco.
Intendo che non lo è al fine di quel giochino che
ti piace (A-Tina). Hai idea di quanti significati
vengono attribuiti ad A? A, 'acqua' ed
A, 'forza', ed A, inizio tanto per cominciare
(parole, non preposizioni). 'As te' è 'donna', in
hurrita. Mi potrei 'innamorare' di As te na, ad
esempio.
Invece dobbiamo guardare a tutta la catena
teonomica, sul lato della massima dea: IN AN NA
(che, forse, si può leggere IN NI NA AN
NA, 'forza vitale del cielo donna'), dea
Saraswati-Anahita (nata dall'acqua, e non dalla
testa di Zeus), Ishtar-Isthar (dea della vita,
con ht, e dea della morte, con th), Anath
(fusione di AN NA e Sht)-intatta (vergine, come
massima promessa di vita). Il sema fondamentale è
questo: la 'vergine per la vita' accadica
diventa 'vergine tutta la vita' ateniese. E' un
passaggio delicato questo. Una vocale cambia
tutto. Abbiamo visto Ani, Ana. A TA NA PO TI NI JA
cretese-micenea non ti fa fare A TANA, Mauro, dài.
Con la LCSS fa fare A NA TA. La ultima 'a' vira
da h e mostra la faccia palindroma ATANA-ANATA.



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