Inviato da: carlo il May 22, 2002 at 06:18:28:
In risposta a: Antiers e Anta (Belluno)
Inviato da Mauro il May 22, 2002 at 05:35:53:
: Ehi Carlo, ho trovato un qualcosa che si lega
: sicuramente al monte ANTARES. Dev'essere tutto
il
: NEVEGAL (per chi non lo conosce e' una
fantastica
: collina-altopiano tra Vittorio Veneto e
Belluno)
: che c'entra con Antares. La sua parte
: settentrionale termina a Ponte nelle Alpi dove
: c'e' il "PRA' D'ANTA" (il punto di unione tra
la
: valle del Piave e quella del lago di Santa
Croce)
: e la cima che poi diventa il monte Serva di
: Belluno la chiamano "PRA' D'ANTIERS". Questo
: ANTIERS a me sembra lo stesso identico ANTARES
: (con preferenza verso Antares vista la presenza
: del sottostante "pra' d'ANTA").
: Non mi ricordo se il lago di Santa Croce e'
: antico o artificiale, perche' in effetti
potrebbe
: essere lui, piu' che il Nevegal, il cuore di
: questi Antares-Antiers (uno prima e uno dopo,
le
: due porte per entrare in questo lago-valle-
: paradiso).
: Ciao,
: Mauro
: ../
Grazie, Mauro. Ti passo un Anta collegato ad una
necropoli (Caverzano):
Toponimo del Bellunese: “La valle bellunese,
una delle più eleganti d’Italia, corre da ponente
a levante, per guisa che i suoi magnifici
panorami sono all’inverno abbelliti dallo
straordinario incanto del sole che tramonta in
asse alla medesima e colora quelle nevi e quei
gruppi di così fantastiche tinte, da far
dimenticare soventi volte il rigore della
stagione e la perigliosità del sentiero.
Delle comunicazioni di questa valle col
settentrione ho già detto, e quanto a quelle col
mezzogiorno basta aggiungere che avvengono per le
grandi arterie di Quero e Fadalto, scendendo per
la prima la Piave, e prendendo il suo nome la
seconda da quella gran frana che propone ancora
molti temi insoluti agli studii dei geologi.
La Piave, che incide profondamente il terrazzo
della valle, è costretta dalla violenza dei suoi
confluenti settentrionali ad avvicinare la sponda
meridionale, lasciando, a fianco di questi rapidi
tributari, mantenersi una serie di speroni che
dalla girata di Cadola ripetonsi fino alla grande
svolta di Lentiai.
La confluenza dell’Ardo, che parte dal contro del
Serva, è segnata anch’essa da due di queste
punte, sull’una delle quali sta Belluno, essendo
l’altra denominata l’Anta.
L’Anta, o il sasso dell’Anta, retrocedendo verso
la sua base prende il nome di Baldinino dagli
avanzi di un fortilizio, le cui fondamenta furono
rinvenute non molto tempo addietro e ancor più
addentro verso le prime elevazioni del monte
Serva, trova il villaggio di Caverzano”. M.LEICH,
Studi e raffronti sull’età del bronzo nel
Bellunese, 1871-1872, a proposito del
ritrovamento della necropoli di Caverzano, in I
Paleoveneti alpini, 1976 Atesa, Bologna, pp.49-50.
Da notare che il sasso dell'Anta è sotto a Serva,
che, letto a rovescio, dà AV RES.
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