Abramo in valle Bormida

M-D, il dito MEDIO (il 3), Medi-Magiari-Ungheresi


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Inviato da: Mauro il July 22, 2002 at 04:09:22:

In risposta a: ME DEA
Inviato da carlo il July 21, 2002 at 06:36:22:

Ho un'ipotesi brillante per la nascita
del "MEDIO".

Biblicamente si puo' leggere "M-D", "della D"
("il terzo") con la D che e' il numero TRE
nell'alfabeto di venti caratteri (B-1, G-2, D-3).

Nella mano il MEDIO e' il dito numero TRE che sta
appunto a META'.

Per chi usa la numerazione fenicia (A-1, B-2, G-
3) il numero TRE e' invece la lettera G. Nella
lingua ungherese abbiamo proprio questa
equivalenza tra la scrittura GY e la lettura Dj
(i MAGIARI sono foneticamente MEDI e stanno nella
parte di mezzo dell'Europa):

- quando nelle scritte ungheresi c'e' solo la G,
rimane G (la "G" di GATTO)

- quando e' GY si legge Dj (MAGYAR-Ungheria si
legge MADjAR)

Saluti,
Mauro
../


Carlo scrive:

: Cristina mi nota che non ho esposto ME DEA, il
: nome che rende più esplicito il ME. La sua
: universalità è tale che è entrato nel nostro
: linguaggio così a fondo che noi ci
accontentiamo
: di altri etimi di superficie: ME diterraneo
vuol
: anche dire 'che sta in mezzo alle terre, e Medi?
: Medio Oriente è l'Oriente a metà, e ME TA?
: Mesopotamia 'che sta in mezzo ai fiumi' e ME SU?
: Mediocritas, che era aurea ed è diventata
umile,
: ha sempre quel 'sta in mezzo' che pare origine
: del ME. Il ME nasce da due ed è uno: MEdium, SE
: ME, ME SE.
: Il NU ME si manifesta dall'incontro dell'altro
: mondo e di questo mondo.




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