Abramo in valle Bormida

FELUSKE etrusco e' PELASGICO (1400 avanti Cristo)


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Inviato da: Mauro il September 01, 2002 at 04:31:07:

In risposta a: Scrittura in Italia (XIV secolo avanti Cristo)
Inviato da Mauro il September 01, 2002 at 04:29:39:

Sulla base dei messaggi appena scritti, diamo
un'occhiata al famoso guerriero di Vetulonia
(quello con la scure bipenne "anatolica" e
considerato uno dei piu' antichi
reperti "etruschi"). Il nome del guerriero e'
ufficialmente AVLE FELUSKE.

Considerato che la P si legge F (Punici-Fenici,
Palestina-Filistea, eccetera), AVLE FELUSKE si
legge anche come AVLE PELUSKE, un PELUSKE-
PELASGICO.

E tutto ha perfettamente senso perche' molte
citta' etrusche sono considerate pelasgiche, chi
costruiva le mura erano i Pelasgi e la scrittura
l'hanno portata in Italia i Pelasgi sette secoli
prima degli Etruschi.

Spero vi rendiate conto di cosa significhi tutto
questo:

- le scritte etrusche e moltissimi loro reperti
sono piu' vecchi di SETTE SECOLI di quanto viene
detto ufficialmente (i piu' antichi risalgono al
XIV secolo avanti Cristo e non al VII)

- ha senso parlare di "cinque citta' filistee-
pelasgiche-bibliche" perche' il territorio
biblico dell'epoca riguarda la valle padana-
adriatica (con il resto delle citta' pelasgiche-
filistee sul versante tirrenico) ma c'e' da dire
che il mito pelasgico sembra mescolare sia
l'elemento filisteo che quello israelitico (la
dodecapoli padana e l'arrivo delle dodici tribu'
nell'epoca di Giosue') che nei secoli successivi
diventano una realta' omogenea dopo
l'unificazione avvenuta con Davide e Salomone
(omogenea ma pur sempre distinta visto che con
queste datazioni possono essere loro i "popoli
del mare" nei testi egiziani)

Anche tenendo fuori temporaneamente le questioni
bibliche (quelli del periodo piu' recente sono
quelli del regno di Giuda che poi vengono
deportati e gli Edomiti prendono il loro
posto)... questa constatazione (Avle Feluske e'
pelasgico) ribalta tutta la questione storica
mediterranea.

Dionigi di Alicarnasso riporta: "Xanto di Lidia,
che era versato piu' di ogni altro nella storia
antica e che, riguardo alla storia della sua
patria, non e' inferiore a nessuno, nella sua
opera non nomina mai un Tirreno principe dei Lidi
ne' conosce alcuna colonia di Meoni che avrebbe
raggiunto per nave l'Italia ne' fa riferimento
alla Tirrenia quale colonia di Lidi, pur avendo
in altri casi segnalato fatti di poco conto".

A questo punto e' piu' facile che Tirreno (se
davvero e' esistito) sia partito dalla Lidia
italica e se ne sia andato da qualche altra
parte. E il bello viene con il finale di Erodoto
quando parla di questo Tirreno principe dei
Lidi: "Erano dunque i Lidi caduti sotto il
dominio PERSIANO".

Questo significa (collocando gli episodi di
Erodoto nell'ambiente italico e non in Anatolia)
che i PERSIANI sono presenti in Italia (i Greci
forse non si accorgono che l'impero persiano li
circonda e che comprende anche le zone europee
occidentali, o vogliono cancellarlo dalla memoria
viste le lotte contro di loro). Riguardo a questo
ho scritto parecchi messaggi su PERUSIA-PERSIA,
sull'orientaleggiamento di tipo persiano che
risale a questo periodo recente, i Persiani
biblici, eccetera.

Tutto questo dopo, ma prima?

I Pelasgi-Filistei italici sono anche Ittiti? E
qui vale il tema della capitale ittita anatolica
con il sigillo reale uguale al sole alato assiro,
mentre il sigillo reale a forma di fiore-
margherita appartiene a un'epoca precedente che
vede questi "selvaggi" arrivare in Anatolia e
civilizzarsi a contatto con i resti del grande
impero egiziano-europeo-mediorientale di un
passato ancora piu' remoto.

Provate a fare una ricostruzione storica
considerando che (come attestato da molti storici
greci) la scrittura sono stati i Pelasgi a
portarla in Italia, che le maggiori citta'
etrusche sono state fondate da loro, che i
reperti etruschi piu' antichi sono pelasgici e
che tutto questo avviene nel XIV secolo avanti
Cristo o anche prima.

Saluti,
Mauro
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