Biblioteca
I boschi del savonese
Copyright © 1995, Provincia di Savona
di Giovanni Bovio (capitoli 4-5-6), Andrea Camia
(capitoli 1-2-3-7) e Roberto Marchisio (capitolo
8)
Presentazione di Riccardo Aicardi
1) I boschi e il territorio
2) Storia: Il bosco di Savona
3) Tipologie forestali:
Generalità – Leccete – Macchia mediterranea – Pinete di pini mediterranei
– Querceti caducifogli – Castagneti – Pinete di pino nero – Faggete – Pinete
di pino silvestre
4) Selvicoltura: Rinnovazione
e stadi evolutivi – Cure colturali – Governo e trattamento – Selvicoltura
dei principali boschi della Provincia
5) Assestamento forestale:
Evoluzione dell'assestamento – Proprietari pubblici e privati – L'assestamento
forestale è pianificazione – Assestamento, selvicoltura e arboricoltura
da legno – Limiti alla diffusione dell'assestamento – Comprese e particelle
– Dendrometria e assestamento – L'obiettivo assestamentale – Normalità
e anormalità – Assestamento, utilizzazioni e viabilità –
I piani di assestamento della Provincia di Savona
6) Gestione forestale e fauna:
Il capriolo – Il cinghiale – Il daino
7) Incendi boschivi: Gli
incendi in Provincia di Savona: distribuzione, cause e tipologie – La pianificazione
antincendi boschivi – I danni
8) Boschi di particolare interesse:
I boschi del Monte Beigua – La Foresta Demaniale del Deiva – I boschi della
Riserva Naturalistica dell'Adelasia – La lecceta di Bric Vaderno – I boschi
delle Langhe di Piana Crixia – La Foresta Demaniale della Barbottina –
La Foresta Demaniale di Cadibona – I boschi del Monte Alto – I boschi tra
il Monte Carmo e Bardineto – La pineta di pino d'Aleppo di "Colla Micheri"
(Capo Mele)
Presentazione
Un dato noto a molti e in particolare agli specialisti e ai tecnici del
settore è che la Provincia di Savona è la più boscosa
d'Italia.
Si tratta di un grande patrimonio ambientale sul quale vivevano i nostri
antenati e che i Savonesi di oggi debbono sapere "sfruttare" a loro volta,
conservandolo e valorizzandolo.
Il bosco non offre solo legno, ma anche protezione dai danni alluvionali,
contenimento del dissesto del terreno, produzione di ossigeno, fauna, funghi,
castagne. Nonostante questo, il maggior nemico del bosco è l'uomo,
che sempre più ne riduce la superficie o non lo cura con l'attenzione
di un tempo.
La coltivazioen della selva, a tutti i livelli, è un fatto culturale
che va oltre la consocenza delle tecniche. Tuttavia esse sono un primo
passo necessario per potere comprendere ciò che può essere
bene per garantire che la copertura forestale migliori e che si mantenga
anche in futuro senza il rischio di degradarsi.
La conoscenza delle esigenze del bosco è necessaria per capire
e aiutare, eventualmente combattere, o anche solo disapprovare, situazioni
che sul territorio si incontrano tutti i giorni.
Questo libro, volutamente realizzato in termini divulgativi, vuole
soprattutto essere uno strumento per comprendere la buona o cattiva condizione
del bosco, il buono o cattivo intervento colturale.
Gli Autori non si soffermano sull'amore per la natura, tante volte
trattato su testi di carattere ambientale; però lo danno per scontato,
e in termini pragmatici chiariscono ciò che si deve fare, o evitare,
per il bene del bosco. Senza la pretesa di una trattazione specialistica
si è realizzato così uno strumento per conoscere, guidicare,
proporre in tema di gestione dei nostri boschi. Va infine ricordato l'impegno
profuso dal mio predecessore, la signora Piera Olivieri, che nei mesi passati
ha contattato e seguito gli Autori ed è riuscita a reperire i fondi
per avviare la stampa del libro.
Per parte mia non posso che rallegrarmi per il fatto che oggi sia a
disposizione di tutti noi.
Riccardo Aicardi
Assessore provinciale ai parchi,
protezione della flora e della fauna,
valorizzazione dell'entroterra
Gli Autori
Giovanni Bovio – Laureato in Scienze Agrarie e in Scienze Forestali.
Titolare di Assestamento forestale e docente di Protezione dagli incendi
boschivi nel Corso di Laurea in Scienze Forestali dell'Università
di Torino. E' responsabile di numerose ricerche sulla pianificazione forestale
e fa parte di gruppi di ricerca internazionali, nell'ambito di progetti
finanziati dalla CEE.
Andrea Camia – Laureato in Scienze Forestali, ha terminato il
Dottorato di ricerca in Arboricoltura da legno. Dal 1988 collabora con
il Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione del territorio del'Università
di Torino. Partecipa a numerosi progetti di ricerca sulla pianificazione
forestale e sugli incendi boschivi in ambito nazionale e internazionale
Roberto Marchisio – Laureato in Scienze Forestali all'Università
di Torino. Svolge attività nel settore forestale prioritariamente
in Provincia di Savona. Collabora con alcuni periodici scrivendo articoli
tecnico-divulgativi di carattere forestale.
Copyright © 1995