Abramo in valle Bormida ( Italia, "fegato del mondo" )

A-a-la, divinita' speciale

Uno dei festival ittiti piu' interessanti e' il festival di tutte le divinita' tutelari. Notizie di questo festival ci sono giunte in due versioni: una in cui le divinita' vengono elencate a gruppi (the festival of groups offering), una in cui vengono elencate individualmente con prescrizioni per ciascuna di esse (the festival of individuals offering).

Le divinita' tutelari sono poste a tutela delle singole citta' o regioni appartenenti alla sfera d'influenza ittita. Con l'elencazione delle divinita' tutelari di questo festival (the festival for all the tutelary deities) abbiamo quindi il panorama completo delle regioni collegate agli Ittiti, e tra queste occorre soffermarsi sulla divinita' trascritta come "A-a-la".

A-a-la e' una divinita' diversa dalle altre. In alcune tavolette, in un paio di ricorrenze appare come divinita' femminile ma e' chiaro che non si tratta di una divinita' come le altre, tutelari o meno che siano. E' sufficiente leggere alcuni passaggi tradotti in Inglese per rendersi conto di come sia una divinita' "globale", ben diversa dalle altre divinita' del pantheon ittita:

La regione corrispondente a tale divinita' viene suggerita da alcuni esperti come l'isola di Cipro (basandosi sul fatto che tale isola si chiamava Alasia o qualcosa di simile). Esaminando pero' l'elenco delle entita' che si riferiscono a essa, abbiamo la sorpresa di trovarci i nomi di due montagne:

Continuando la lettura delle tavolette relative a questo festival, viene citato anche Tudhaliya e abbiamo quindi una precisa datazione per quanto riguarda l'epoca in cui tale festival veniva festeggiato:

In breve, il monte Sarpa puo' corrispondere al monte Ubanu dei Babilonesi (il nostro monte Cervino). Il "sacro Ban/Ba" diventa facilmente "sar-ba" e anche "sar-pa". Abbiamo un riscontro preciso anche nell'etimologia della parola inglese "sharp" (che nel suo significato ricorda non poco la forma di questa montagna).

Di seguito, il monte Saluwanda lo si puo' individuare nel Monviso (per la presenza dell'antica Saluzzo ai suoi piedi), e abbiamo un riscontro ulteriore osservando gli altri nomi di localita' elencati nelle tavolette:

La descrizione della divinita' (e delle sue regioni) parte dalla sua cima maggiore (il monte Ubanu-Sarpa) e prosegue con il monte Saluwanda (il cui nome lo si ritrova nella Saluzzo del Monviso). Alcuni termini successivi si prestano a essere identificati sulle rive del fiume Tanaro (anticamente chiamato Siloppi), e nei toponimi CAR-HAR presenti numerosi nella val Bormida (in prossimita' del punto di passaggio tra cuneese e mar Ligure, zona di Carcare, con la valle che seguendola porta fino ad Alessandria, nel cuore della pianura padana.

La sequenza del suddetto elenco viene confermata anche dagli itinerari assiro-babilonesi, in particolare nella sequenza Pan-Takalti che e' diventata l'ispezione canonica con cui venivano visitate le regioni del fegato. Nella parte finale dell'itinerario si passa dal monte Ubanu e si scende verso meridione di fianco all'altro monte Sibtu, per poi proseguire giungendo alle coste del mar Ligure.