Inviato da: carlo il July 09, 2003 at 06:19:41:
In risposta a: SNUIAp, numero cento ("e' nuova Q", neaq-qaen-qen-cento)
Inviato da Mauro il July 09, 2003 at 00:13:23:
: Penso sia difficilissimo tradurre alcune
: iscrizioni etrusche perche' potrebbero essere
: elenchi di citta' conquistate (un classico
: ittita), o altro ancora e durante i secoli
questi
: nomi si sono trasformati in tanti modi diversi.
: Ci vogliono almeno mille anni, prima che si
: abbiano testimonianze dirette dai Greci e poi
dai
: Romani sulle popolazioni italico-europee di
: questo periodo. In mille anni possono essersi
: dimenticati di tutto (non c'erano i metodi di
: scrittura egizi-mediorentali ed e' diventato un
: caos). Hanno riletto decine di volte le
: iscrizioni sacre in tantissimi modi diversi
: creando mitologie di tutti i generi.
: Una delle due lamine etrusche di Pirgy-Caere
: riporta come ultima parola pAIUNS (phaiuns,
: faiuns), sembra la FENIS-Fenice. Viene letta
: SNUIAp e tradotta con il numero "cento". Questo
: SNUIAp sembra il biblico s-NH, "che e' Noe'"
con
: l'aggiunta di un numero-cifra che distingua la
: zona di cui stiamo parlando.
: Lasciando da parte che la N riguardi Noe' (il
: Cervino come inizio della numerazione) possiamo
: leggere SNUIAp come "s-numero-100", "che e'
: numero cento".
: Ma... con alfabeto etrusco e sequenza fenicia
: abbiamo Q-18 fenicia (la p-18 etrusca) che e'
: proprio il numero CENTO con la numerazione
: ufficiale fenicia, come da traduzione degli
: etruscologi!
: Andiamo oltre... a questo punto mi sembra
: naturale leggere il termine SNUIAp come "s-
nuova-
: Q", "che e' la nuova Q-100", l'indicazione
: precisa che bisogna considerare la lettera Q
con
: la sua NUOVA numerazione (non piu' venti
: caratteri venti numeri, ma la moderna e
ufficiale
: A=1, Y=10, Q=100, R=200 eccetera).
: Il famoso CENTO-KENTO indoeuropeo trova cosi'
la
: sua nascita nell'essere "nuova-Q", "nea-Q".
: Leggiamo al contrario e abbiamo qaen-QEN-CEN
del
: KENTUM-CENTUM indoeuropeo.
: Wow... solo la questione del cento e' grandiosa
: (un altro pilastro dell'indoeuropeismo che
: diventa fenicio-semitico), e nello stesso
: messaggio abbiamo indicazioni su come le cose
: stavano trasformandosi numericamente nel bacino
: mediterraneo.
: Ho riguardato le cose che ci sono a Caere ed e'
: impressionante la mole di reperti archeologici.
: Basta mettere a posto le datazioni e il passato
: italico ritorna in vita (alcune pitture
etrusche
: sono uguali a quelle minoiche, ma vengono
datate
: mille anni dopo a causa delle ipotetiche
: datazioni che restringono quasi duemila anni di
: storia nei pochi secoli tra l'alfabeto greco di
: Cuma e la Repubblica romana).
: Pitecusa, invece, nella zona di UTU.AN-Vesuvio
e'
: praticamente una capitale egiziana con tutti i
: suoi reperti che vengono classificati come
: derivanti dal commercio con i Greci (sono cose
: che risalgono alle epoche egiziane di molti
: secoli prima).
: Saluti,
: Mauro
: ../../
: A-BGDhVZHtYKLMNS^PzQRs-T
Questo è un attacco giusto:
"Ci vogliono almeno mille anni, prima che si
abbiano testimonianze dirette dai Greci e poi dai
Romani sulle popolazioni italico-europee di
questo periodo. In mille anni possono essersi
dimenticati di tutto (non c'erano i metodi di
scrittura egizi-mediorentali ed e' diventato un
caos). Hanno riletto decine di volte le
iscrizioni sacre in tantissimi modi diversi
creando mitologie di tutti i generi."
Uno direbbe: se Mauro dice
"non c'erano i metodi di
scrittura egizi-mediorentali ed e' diventato un
caos"
cioè: siamo passati dall'ordine al caos, allora
Mauro realizza che c'era l'ordine nel Vicino
Oriente e poi l'ordine è sparito per mille anni
in Occidente.
Noo, troppo semplice questo.
Allora, scusate, credevamo di aver capito
qualcosa.