Inviato da: Cartesio il July 17, 2003 at 15:03:36:
In risposta a: Re: Risposte
Inviato da Mauro il July 17, 2003 at 12:55:52:
Probabilmente non ci intendiamo.
Ho cercato di dire che dài (meglio: mi dài)
questa impressione:
1) se ti trovi di fronte a un documento
originale, che siano le tavole di Pyrgi e tutte
le etruscherie, o la stele di Meretseger o
quant’altro, cerchi di interpretarlo con gli
alfabetari italici, infischiandotene se gli
studiosi l’hanno già tradotto. Per esempio: se tu
avessi in mano le tavole di Mosè le rileggeresti
a modo tuo, trovandoci solo nomi geografici con
pronuncia padana.
2) D’altra parte riconosci validità alla tua
biblioteca personale, dove, immagino, si sono
autorevoli traduzioni di quegli stessi stessi
testi che tu, in originale, avresti travisato per
forzarci la tua tesi. Per esempio: ti ho fatto
toccare con mano la traduzione della stele
egizia, ma tu imperterrito continui a rivendicare
il tuo metodo. Come la metteresti se uno dei tuoi
libri sostenesse che quei sei caratteri sono
proprio il nome della dea? Ovviamente dicendo che
sono valide le due interpretazioni. Ma per gli
antichi? Un egiziano le leggeva entrambe o una
sola? E un padano cosa avrebbe letto? Ma poi è
importante sapere cosa avrebbe letto un padano?
E’ come se Umberto Bossi interpretasse in Lumbàrd
il Financial Times: a me cosa importa? Lo
considererei cabaret, non cultura.
Avrei da ridire su altre tue opinioni troppo
personali, come "Le ultime regole usate
globalmente si chiamano Aramaico ed e' quello
riportato nella Bibbia":
La bibbia è scritta soprattutto in ebraico, e
solo limitatamente (i libri più recenti)in
aramaico.
"Veniva parlato in tutto l'impero persiano
dall'Europa all'India e viene considerato la
lingua piu' antica del mondo":
Questo è falso: è una lingua semitica che ha
trovato fortuna come lingua di scambio in epoca
molto tarda. Non so perchè la consideri.
Rifatti semmai all'accadico o al sumerico, ma
studiandone anche la sintassi, non solo i nomi.
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