Inviato da: Mauro il April 14, 2002 at 23:33:41:
In risposta a: Re: Eannatum, Lagasa, ensi (ideogrammi sumeri)
Inviato da Carlo il April 14, 2002 at 06:31:32:
Carlo scrive:
> avrei piacere che tu mi dicessi cosa intendi
per semitico. Ho la sensazione che i linguisti
usino questa categoria per abitudine, come le
vecchie cose che si conservano, ma non si
esaminano piu' perche', tanto, tutti sanno che
cosa sono. Io non so: cos'e'?
Ottima domanda. Prima ti espongo cosa gli esperti
considerano come lingua "semitica" poi passo alle
mie considerazioni.
Il Semitico viene considerato una lingua antica
basata su radici triletterali con le vocali che
mutano a seconda del significato e sull'uso di
una serie di suffissi e prefissi.
Inoltre molti esperti partono dall'assunto che i
Semiti provengano dal centro della penisola
arabica (un deserto) ed e' quindi scontata la
conseguenza di cio': "allo stato degli studi
attuali non sembra piu' sostenibile supporre
l'esistenza di un ceppo etnico originario, posto
all'interno della penisola arabica, che in
successive ondate migratorie si sarebbe poi
riversato nelle aree circostanti e che qui, a
contatto con le popolazioni preesistenti, avrebbe
perduto parte dei suoi caratteri originari dando
luogo ai diversi popoli semitici".
Gli esperti concludono, come seguito della frase
precedente (constatato che il centro del deserto
arabico non puo' essere il loro luogo di
partenza) che "i Semiti non hanno origine comune
ne' unita' etnica". Praticamente non sanno che
cosa dire...
L'elenco dei popoli che hanno mantenuto questa
lingua-vocabolario sono proprio i popoli che io
localizzo in Europa-Mediterraneo e che hanno
avuto legami con il Medioriente con fasi alterne
di dominazione e di sottomissione (Akkadici e
Cananei nel 3000 avanti Cristo, Amorrei nel 2000,
Israeliti nel 1000).
La lingua akkadica viene detta semitica visto che
il vocabolario e' lo stesso ma gia' qui dobbiamo
constatare che nell'Akkadico le vocali ci sono
(cosi' ci riportano gli esperti). Dunque il
riconoscimento di una lingua semitica viene
effettuato sostanzialmente sul vocabolario e per
differenza vengono ottenute le restanti lingue:
KLB, cane semitico
KALBU, cane akkadico
KA.AL.BU, cane akkadico con segni cuneiformi
KA, segno grafico raffigurante una bocca
Siccome in Akkadico "bocca" si dice "pu", gli
esperti affermano che la lettura KA appartiene a
un'altra lingua.
Se pero' questa "bocca" la consideriamo come
suffisso "K-" semitico (significa "that, because,
when, for, but, certainly, eccetera") abbiamo la
sorpresa che anche questo KA risulterebbe essere
semitico (il segno "bocca" si presta bene per
questo suffisso, specialmente per il "quando"
come se fosse una bocca che racconta). Questo per
mostrare che il Semitico potrebbe nascondersi
anche laddove gli esperti non lo vedono.
Per capire l'assurdita' di questa "limitatezza"
di vedute (il Semitico come cosa separata e non
come base di partenza di linguaggi successivi),
faccio un altro esempio. Se scrivo "^M ^BRY"
("popolo ebreo") e' una lingua semitica, se
scrivo le due parole insieme, "^M^BRY", non e'
piu' semitica ma agglutinante. In presenza di
agglutinamento (o delle declinazioni
indoeuropee), non si considera piu' il
vocabolario perche' agli esperti appare chiaro
che non si tratta di una lingua semitica.
Resta il fatto che gia' l'Akkadico lo presentano
con le vocali determinate, KALBU appunto, invece
di KLB (questo sarebbe aK-aL-aB con l'alfabeto
BCD e avremmo cosi' l'accalappio, il CALAPPIO che
il mio dizionario etimologico riconduce
enigmaticamente a CAPPIO e LACCIO insieme, quando
invece abbiamo il KLB-cane semitico).
In questo senso avevo notato che
il "governatore", EN.SI, in realta' negli
ideogrammi sumeri (quelli che c'erano prima dei
segni cuneiformi) sono tre simboli che possono
essere il termine semitico NHs (il "divinatore"
che legge i segni) successivamente trasformato in
EN.SI eliminando il carattere centrale. Sono gia'
parecchi i termini sumeri che abbiamo trovato nel
vocabolario semita ma il Semitico non verra' mai
associato ai Sumeri perche' loro non provengono
dal centro della penisola arabica...
Personalmente credo a Sant'Agostino che affermava
l'origine di tutte le lingue da questo Semitico.
Senza particolari regole grammaticali, il tutto
consiste di SEMI, di un elenco "numerato" dei
concetti primordiali, costruito a tavolino con
regole matematiche. Le lettere venivano usate dai
Semitici come numeri ed e' quindi il numero che
inizialmente determina le parole. Cambiando il
modo di scrivere i numeri, cambiano anche questi
semi:
il numero uno e' "aB" nell'alfabeto BCD, aB-aG-
aD, mentre gia' con quello fenicio il numero uno
sarebbe "A", oppure "Ba" se consideriamo la A il
numero zero
il numero tredici e' M nell'alfabeto fenicio
(l'UOMO-HOMO, in Semitico "h-M", "la M"), mentre
diventa HD (il numero uno semitico, al plurale HD-
M, gli "Adami") in quello BCD con
numerazione "sumera" dove i numeri delle
divinita' sumere seguono precisissimi l'ordine
dell'alfabeto semitico, compreso il famoso ADAD
(la divinita' tonante sopra un toro) che e' il
numero sei nella forma 3+3, "aDaD"
Oltretutto la genialita' di usare i numeri (come
nella Cabala) consiste nel fatto che una
popolazione che usa suoni differenti (fossero
anche Marziani) puo' comunicare con un'altra (per
iscritto) assegnando ai singoli numeri i suoni
che preferisce.
L'attuale lingua araba, lingua semitica, viene
sicuramente canonizzata con l'avvento di
Maometto, fondatore dell'Islam, che nel Corano
parla ampiamente di questa terra perduta (UKBAR,
anche qui il BAR-ebreo-baru) e pone il vino come
sostanza da evitare dopo le tante
vicende "alcoliche" che portarono alle guerre
vediche (peraltro scritte da un singolo autore,
Panini, chiaro segno che sono state importate in
India e riguardano non il territorio indiano ma
quello europeo... Lanka sono le Langhe di Israele-
Italia).
L'episodio per me decisivo che puo' spiegare la
questione vedica e' la dominazione persiana, in
cui l'Aramaico (quello della Bibbia) viene
adottato per la sua immediatezza come lingua
ufficiale del'impero persiano. I Greci fanno poi
crollare l'impero e la loro posizione sconvolge
il territorio europeo (tanto piu' che usano un
alfabeto differente) mentre nel resto dell'ex
impero persiano rimangono senza piu' patria
migliaia di persone che insegnano il Semitico
alle popolazioni locali (insegnanti di Aramaico
erano stati inviati in tutte le 127 satrapie).
Niente di piu' facile che immaginare uno come
Panini reagire alla sparizione dell'Italia semita
creando un'opera storica memorabile in cui si
aspetta che il cavallo Kalkas giunga sulla terra
e sveli a tutti il segreto dei Veda.
Saluti,
Mauro
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