Abramo in valle Bormida

The Babylonian map of the world

I dettagli ufficiali riguardanti la tavoletta babilonese chiamata "Mappa Mundi" ("mappa del mondo") sono disponibili in tanti siti, per esempio nella pagina di Wikipedia intitolata "Mappa mundi babilonese".

Riportiamo nella figura seguente i termini presenti sulla tavoletta (trascrizione tratta dal libro Mesopotamian Cosmic geography di Wayne Horowitz):

La babilonese mappa del mondo (The Babylonian map of the world)

Risultano evidenti, basandoci sulle ipotesi ufficiali, alcune "anomalie geografiche"... nel senso che i luoghi presenti sulla mappa non sono come dovrebbero essere se fossero veramente quelli identificati in Medioriente. Per esempio, nella mappa:

Come riportato nella pagina di Wikipedia, "occorre anzitutto chiedersi quale sia l'orientamento della mappa; cosa tutt'altro che chiara perche' la collocazione reciproca degli enti geografici non e' sufficientemente coerente e nessuna orientazione e' completamente soddisfacente"...

Grazie all'identificazione di un piccolo frammento che si pensava perduto e' stato possibile localizzare nella mappa la regione chiamata "grande muro". Se ufficialmente si pensa che rappresenti il Caucaso, nell'ipotesi che la geografia rappresentata sia quella italica tale "grande muro" possiamo pensare che sia la serra d'Ivrea, una colossale collina morenica lunga circa 25 chilometri:

La serra d'Ivrea e' il grande muro della mapa mundi babilonese (The italian Serra d'Ivrea is the great wall of the Babylonian map of the world)

In tale ipotesi, il nome "Ivrea" sembra riconducibile alle lettere ebraiche hBRhMVH che da destra, come da lettura ebraica, sono le due parole HMVh RBh che significano "muro grande".

Un'altra premessa fondamentale e' quella che il cerchio che circonda la mappa non sia uniforme e non rappresenti quindi il classico "oceano" che circonda tutte quante le terre emerse. Cosi' come nella parte centrale alcune scritte indicano solo una parte del territorio, si puo' pensare che anche le tre parole indicanti una distesa d'acqua indichino appunto presenza di acqua dove si trovano tali tre parole e non in tutto il cerchio. Sarebbe bastata forse una sola parola per indicare che tale cerchio e' tutto quanto rappresentativo di una distesa d'acqua che circonda le terre dentro tale cerchio, senza invece riportare tre volte (oppure quattr se fosse presente anche nella parte mancante della tavoletta) tale parola in precisi luoghi che possono in tal modo fornirci l'esatta posizione di grandi distese d'acqua, siano esse marine oppure lacustri.

Inoltre, a essere precisi, il termine "marratu" assume il significato di "oceano" solo in presenza del determinativo ID che nella mappa e' visibile solo nella didascalia numero 14 mentre si suppone che sia ID nelle restanti tre volte che il termine compare... ma se nelle altre tre volte tale determinativo ID non esistesse? Potrebbe indicare un "marratu" di diversa natura che potrebbe corrispondere quindi benissimo con il "martu", scritto a volte anche lui "mar-ra-tu", con cui viene indicato il grande conoide sdraiato (la catena montuosa delle Alpi settentrionali a partire dalla serra d'Ivrea) del fegato-mappa babilonese.

Di certo, il "marratu" con il determinativo visibile che specifica che in tale luogo c'e' l'oceano e' quello che giustamente compare nella zona che corrisponde al mare Mediterraneo, mentre negli altri due casi indica in alto la catena alpina settentrionale (a partire dalla serra d'Ivrea chiamata nella mappa "grande muro") nei due punti dove si trovano le grandi distese d'acqua del lago Maggiore e del lago di Garda. Se poi tale termine "marratu" fosse stato riportato una quarta volta nela parte mancante della mappa corrisponderebbe ottimamente con il mare Adriatico facente anch'esso parte del mar Mediterraneo.

L'Italia nelle mappe babilonesi (Italy in the Babylonian maps)

Urastu (Urartu, Armenia)

Nella parte settentrionale della mappa, alla destra del "grande muro" (la serra di Ivrea) c'e' la regione Urastu (u-ra-as-tu), detta anche Urartu. Nella sua forma "Urastu" e' immediata la corrispondenza con le antiche Hortus (Orta San Giulio) e Strixia (Stresa), mentre la forma "Urartu" con le consonanti RRT, TRR, e' presente numerosa nei toponimi in provincia di Biella:

Considerando però che tra il "grande muro" (la serra di Ivrea) e la regione Urartu e' presente nella mappa una citta' (rappresentata da un cerchietto con la parola "uru" che significa appunto citta'), possiamo ipotizzare che tutti i Trivero vicini a Biella facciano parte di tale agglomerato urbano diffuso sulle alture biellesi. Di conseguenza la vera e propria regione Urastu/Urartu risulta compresa tra il fiume Sesia e il fiume Ticino. In particolare, nel centro della regione si trova quindi l'antica Hortus (oggi Orta San Giulio):

Urastu/Urartu (Trivero, Stresa)

Assur (Assiria)

A destra di Urartu e' presente nella mappa un cerchietto indicante Assur, l'Assiria, le cui lettere bibliche AsVR collimano benissimo, in quanto VARs, con la vicina Varese che rappresenta l'estremita' occidentale del territorio assiro secondo l'ipotesi che le citta' assire fondate dal biblico Nimrod si trovino nel territorio lombardo tra il fiume Ticino e il fiume Adda:

Assur, Ashur, Assiria (tra il fiume Ticino e il fiume Adda)

Habban (Haban, Hamban)

Habban trova la sua collocazione nella mappa constatando che il suo nome e' foneticamente simile a numerosi toponimi, vicini tra loro, presenti sulla cresta appenninica tra Genova e la pianura Alessandrina:

Habban viene citata in alcuni testi cuneiformi insieme alla localita' Namri, per cui tale localita' Namri trova la sua collocazione italica nel territorio di Mornese, come mostrato nella figura seguente:

Habban (bric Caban, monte Pracaban, bric Ciapassin, Capanne di Marcarolo), Namri/Namar (Mornese)

Lulubi (Lullubi, Zamua)

Il fatto che la regione Haban in questa mappa risulta in posizione molto differente rispetto alle ipotesi ufficiali, ci porta a considerare che anche altre regioni non si trovano dove si pensa che dovrebbero trovarsi. In particolare, riferendoci alla geografia italica, le regioni cosiddette "elamite", a oriente dell'Assiria (tra Ticino e Adda), possono trovarsi sia a destra del fiume Adda, sia a destra del fiume Taro che rappresenta la continuazione ideale del soprastante fiume Adda.

In particolare, nei testi cuneiformi la regione Lulubi (detta anche Zamua) risulta raggiungibile tramite i valichi del monte Kullar che nella geografia italica sembra essere il monte Casarola facente parte dell'Alpe di Succiso, il gruppo montuoso ai cui lati si trovano il passo del Lagastrello e il passo del Cerreto che unisce la Lunigiana con le valli emiliane del fiume Enza e del fiume Secchia.

Altra montagna importante citata nei testi cuneiformi e' il monte Siluna che essendo indicato come "monte dell'oriente" potrebbe indicare il monte Sillano, anch'esso sulla cresta che dall'Emilia porta nelle valli toscane, sebbene siano poche le indicazioni a riguardo.

Ed e' in Lunigiana e in Garfagnana, ma anche sui monti emiliani che portano in tali luoghi, che troviamo i toponimi indicanti le principali localita' della regione Lulubi compresa la capitale Lulubanu:

Lulubi, Lullubi, detta anche Zamua

In un testo cuneiforme si riporta inoltre che la regione Lullubi si trova tra le regioni Uruna e Sinu, suggerendo che Uruna indichi il fiume Arno e Sinu, restando in tema di confini fluviali, il fiume Enza (sebbene sia da tenere in considerazione che puo' anche essere, mancando altre indicazioni, la zona genovese di Zena/Genova rappresentata dal fiume Bisagno):

"from Uruna to Sinu is the land of Lulubi" (VAT 8006)

Il centro della mappa

Per capire qualsi siano i confini orientali della mappa e' possibile procedere identificando il punto centrale della mappa, rappresentato da un piccolo foro che si trova appunto nel centro della mappa. Sapendo che la parola ebraica che indica il centro e' la parola TVK possiamo constatare che tra Parma e Reggio Emilia c'e' una zona in cui parecchi toponimi sono foneticamente compatibili con tali consonanti TVK/KVT (DVG/GVD):

Il centro della mappa babilonese, the center of the Babylonian map (Gattatico, Gaida, Cade', Tecchio, Godezza, Fodico)

Nei pressi del centro della mappa abbiamo il territorio babilonese vero e proprio. In particolare esiste un'altra mappa in cui vengono riportate alcune localita' babilonesi che si presume si trovino vicino alla citta' Nippur, sebbene questa ipotesi sia tutt'altro che sicura siccome si basa sul fatto che la tavoletta e' stata ritrovata in un archivio di una localita' mediorientale chiamata Nippur... per cui non e' detto che tale localita' mediorientale sia la vera Nippur e non e' per nulla sicuro che la mappa riporti localita' vicine sia a tale Nippur mediorientale che alla Nippur italica.

Mappa babilonese

Osservando la mappa, e tenendo presente le peculiarita' della pianura padana in cui si trova il vero territorio babilonese solcato da innumerevoli corsi d'acqua, possiamo focalizzarci sulla "collina dei cinquanta uomini" che quasi senza ombra di dubbio sembra essere la formazione geologica lombarda chiamata "collina di San Colombano", tra il fiume Lambro e il fiume Po, intorno alla quale si trovano corsi d'acqua e ampi tratti di pianura senza che nei pressi, e anche piu' lontano, ci siano altre colline con caratteristiche simili.

E' possibile quindi, tenendo ferma la corrispondenza tra la "collina dei cinquanta uomini" e la collina di San Colombano, ricostruire la corrispondenza esatta tra i luoghi della mappa e quelli della geografia padana, come mostrato nella seguente figura in cui si tiene anche conto di alcuni possibili mutamenti idrogeologici avvenuti nel corso dei secoli passati (per esempio, la "palude della citta' di Hamri" e' probabilmente situata laddove un tempo esisteva lo scomparso lago Gerundio, detto anche Tarantasio):

Mappa babilonese

Il centro della mappa, rappresenrtato da un piccolo cerchio, puo' forse anche essere riconducibile alla localita' biblica Avila che nel libro della Genesi e' uno degli estremi del territorio abitato dai figli di Ismaele:

Avendo gia' determinato che l'Assiria si trova in territorio lombardo, possiamo quindi disporre in sequenza le località Avila, Sur e l'Egitto biblico come mostrato nella figura seguente in cui Sur si trova appunto di fronte all'Egitto nella parte di confine rivolta verso l'Assiria:

Assiria (Lombardia), Avila (Veleia), Sur (Varese Ligure), Egitto (Toscana)

In particolare, abbiamo queste corrispondenze geografiche:

Avila (HVYLH, Havilah) ha il nome preciso identico alla localita' presente nei primi brani della Bibbia quando si parla del paradisiaco giardino dell'Eden. Se ufficialmente vengono considerati due luoghi differenti, possiamo invece constatare che nella concreta geografia italica tali due luoghi sono lo stesso luogo che inizialmente si trova circondato dal fiume Pison (PYsVN, Pishon) e successivamente viene abitato dagli Ismaeliti e dagli Amalechiti:

Sur (sVR, Shur) viene citata nel primo libro di Samuele in cui si dice che anticamente il paese, "dal lato di Sur fino al paese d'Egitto", era abitato non solo dagli Amalechiti (che in altro brano del libro vengono localizzati tra la medesima Sur e Avila) ma anche da Ghesuriti (GsVRY, Geshurites) e Ghirziti (GZRY, Gezrites).

E' bene precisare che alcune traduzioni come quella della Nuova Diodati sono errate nel momento che indicano "da Sur fino al paese d'Egitto" perche' l'originale biblico usa il verbo BVA (andare) per indicare che si trovavano nel territorio "BVAK sVR", tradotto "dal lato di Sur" (che va a Sur) nella Sacra Bibbia Nuova Riveduta. La precisazione e' fondamentale nel localizzare i Ghesuriti e i Ghirziti laddove le loro consonanti ebraiche corrispondono a quelle del fiume Scrivia le cui sorgenti per l'appunto non si trovano "tra Sur (Varese Ligure) e l'Egitto biblico" ma "dal lato di Sur (Varese Ligure) presso l'Egitto biblico":

Der

La regione Der con tutti i toponimi locali che si basano sulle due lettere DR/RD e anche TR/RT:

Con l'alfabeto spostato di un carattere le due lettere ebraiche DR diventano hS, il lago di "Iseho" (Iseo)

Der (Rovato, Rezzato, lago d'Idro, monte Breda, lago di Garda)

Anshan e Aratta

I due regnanti Enmerkar e Lugalbanda della seconda dinastia sumera combattono contro i regnanti di Aratta, un luogo caratterizzato da alte montagne che viene menzionato nei seguenti poemi e tavolette:

In particolare, il tragitto per raggiungere Aratta viene tradotto in diversi modi. Se la prima parte indica sempre che da Uruk si valica una catena montuosa per raggiungere Susa, successivamente c'e' differenza nel resto del tragitto con sette montagne che sono poste dopo la regione Anshan oppure fanno parte del territorio di Ansan... sembra quindi erroneo pensare a una regione Anshan e a una successiva regione formata da tali sette montagne dato che tali sette montagne dovrebbero appunto costituire lo "scheletro" ("from the shoulder to the head") della regione Anshan.

Considerato che nella geografia delle dinastie sumere i primi regnanti della seconda dinastia si trovano sulla costa tirrenica, e che nella mappa babilonese descritta in questa pagina la regione Susa si trova nella parte orientale dell'Emilia Romagna, possiamo ipotizzare che il tragitto da Uruk ad Aratta descritto nei testi cuneiformi sia questo:

Uruk (Lazio), Susa (Ateste/Este), Anshan (Atesis/Adige), Der (Iseo), Aratta (Retia/Rezia)