Esiste un alfabeto modello ritrovato a Marsiliana, ma e' una copia quasi unica (ne esiste una seconda riproduzione su di un vaso) ed e', visibilmente, poco attinente alle scritte etrusche che conosciamo.
Esistono invece tante copie di un altro alfabeto, la cui diffusione ricalca l'intero territorio delle scritte etrusche. Dalla citta' di Spina sull'Adriatico, nei dintorni di Mantova, in Umbria, vicino Grosseto e nel resto della Toscana, in tutti questi posti sono stati ritrovati alfabeti etruschi che seguono il modello mostrato nella figura (che siano gli stessi vostri occhi a rendersi conto visivamente della questione).
Guardando la figura dove vengono riportati alcuni esempi di questo alfabeto, sembrerebbe ovvio che le tre prime lettere debbano rispecchiare la sequenza iniziale di tutti gli alfabeti (alfa-beta-gamma, a-be-ghe) e siano quindi da leggersi in questo modo:
La verifica sembrerebbe dare conferma. Osservando alcuni nomi delle divinita' che sono riportati nelle iscrizioni etrusche (in particolare nella serie degli specchietti di bronzo):
Questo meccanismo potrebbe aver fatto si' che i Romani iniziassero a consolidare nomi divini quali Cibele e Neptuno, ma non e' questo l'unico modo di leggere l'alfabeto etrusco.
Per far collimare i due alfabeti, le 22 lettere fenicie e le 20 etrusche, occorre tenere fuori la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto fenicio, ottenendo in tal modo i seguenti risultati:
Etrusco | . | A | E | V | Z | H | th | I | K | L | M | N | P | sh | R | S | T | U | ph | kh | F | . |
Fenicio | A | B | G | D | h | V | Z | H | t | Y | K | L | M | N | S | ^ | P | z | Q | R | s | T |
La trasformazione fonetica di questi alfabeti etruschi di venti caratteri sembra avvenire nel periodo babilonese intermedio, considerato che le lettere K-G-L della sequenza fenicia/ebraica corrispondono alle lettere M-E-N della fonetica etrusca ufficiale, cosi' come nel "fegato" babilonese i segni cuneiformi KA.E.GAL (le consonanti K-G-L) indicanti la regione geografica "bab ekalli" ("porta del palazzo") vengono sostituiti dai segni cuneiformi ME.NI (le lettere M-E-N):
Che la sequenza fonetica ebraica dell'alfabeto etrusco sia quella che precede l'odierna fonetica ufficiale etrusca risulta palese constatando che i due segni etruschi che oggi vengono letti NV ("novo, nuovo, new") corrispondono le due lettere ebraiche LD ("old, vecchio"):
Un esempio di come due nomi differenti provengano in realta' dagli stessi segni alfabetici etruschi (la stessa regione geografica viene chiamata Metoja con la fonetica ufficiale etrusca, Kosovo usando la sequenza semitica):
Un altro esempio in cui la parola ebraica hR (montagna) se viene scritta usando la fonetica ufficiale etrusca viene letta VS (Viso, il monte Viso, Monviso) usando la sequenza semitica, se invece viene scritta usando la sequenza semitica la lettura ufficiale etrusca e' ZQ, che da sinistra viene letta QZ, le alpi Cozie del regnante ligure Cozio:
Sangue ebraico, sang/sangue neolatino, sangue inglese:
Uni etrusca, la "prosperosa" Giunone (non a caso la "giunonica" per eccellenza):
Il nome ebraico "Cush" (KVs) che significa "nero" se viene scritto usando la fonetica ufficiale dell'alfabeto etrusco, non quella dell'alfabeto ebraico, sono le lettere etrusche "ks" che corrispondono alle lettere ebraiche "NR", il colore "nero":
Tenendo in considerazione la congiunzione ebraica "V" che unisce le due lettere "K" e "s" possiamo usare nell'alfabeto etrusco l'attuale congiunzione italica "E" per ottenere nel'alfabeto ebraico la corrispondenza NGR ("negro, niger"):