Sono due gli oggetti etruschi che vengono considerati modelli del "fegato" di una pecora o di un montone. Uno e' quello di Piacenza, bronzeo, l'altro quello di Falerii, in terracotta:
Sebbene quello di Piacenza abbia le scritte, a differenza di quello di Falerii, i due oggetti hanno comunque le tre protuberanze uguali e sono uguali anche i due segni visibili nella fotografia seguente: il segno al centro della "ruota" corrisponde al segno, evidenziato in rosso, al centro della parte inferiore, mentre il segno nella estremita' inferiore del modello di Piacenza corrisponde all'altro segno, evidenziato anche lui in rosso, presente nella parte inferiore del modello di Falerii.
Entrambi sono sostanzialmente uguali, sia nella forma che nei contenuti, al fegato babilonese e al fegato ittita, come prontamente possiamo constatare osservandoli uno accanto all'altro:
La mappa etrusca viene attualmente considerata una riproduzione a scopi divinatori di un fegato. Ciascun settore di tale fegato riporta una scritta e tali scritte sarebbero i nomi di "divinita' etrusche" non meglio precisate. Si tratta in realta' di luoghi geografici.
Maimonide, nel capitolo XXIX della sua opera "Moreh Nevukhim" ("La guida dei perplessi"), parlando dei Sabii riporta che il territorio fu diviso e ciascun luogo aveva un astro come divinita', e i nomi di tali astri (Marte, Venere, Giove e via dicendo) indicano precisi territori nel "fegato etrusco":
Prima di procedere con l'individuazione delle regioni indicate dalle scritte presenti sulla mappa etrusca, bisogna precisare che tra loro i modelli hanno alcune importati differenze. Cercando di metterli in ordine cronologico possiamo constatare che il fegato etrusco di Falerii si pone a meta' strada tra quello ittita e quello di Piacenza, con la parte inferiore piu' allungata (simile a quella del modello di Piacenza) mentre l'insenatura a meta' dell'oggetto e' piu' simile al modello ittita (quello di Piacenza invece ha l'insenatura quasi allineata con il bordo esterno).
Antonio Gottarelli, nel suo libro intitolato "Padanu", suggerisce che i due segni presenti nella parte inferiore del fegato di Falerii (corrispondenti al segno al centro della "ruota" e al segno nella parte inferiore del fegato di Piacenza) indicano le due regioni Manzazu e Padanu del fegato babilonese. Nel caso pero' che tali regioni facciano parte della geografia dell'Italia diventa cruciale capire se queste mappe indicano sempre la stessa regione oppure, come sembra, si passa da una geografia riguardante la parte settentrionale dell'Italia a una geografia comprendente l'intera penisola.
In questo senso occorre ricordare che i due termini "manzazu" e "padanu" con cui vengono indicate tali due regioni significano "stazione" e "percorso" per cui e' chiaro come con l'allargarsi della geografia cambino pure le posizioni della "stazione", che potrebbe indicare la capitale in quel momento storico, e il "percorso" che indica semplicente la "via principale" da seguire sempre in quel momento storico.
Un collegamento diretto tra i Babilonesi e gli Etruschi ci viene dato dalla presenza a Falerii, dove e' stato trovato il fegato etrusco di terracotta, di una tomba in cui e stato ritrovato il bordo di un vaso in cui e' presente la scritta cuneiforme che indica il proprietario di tale vaso. L'ipotesi ufficiale che tutti i reperti di questo tipo siano arrivati in Italia tramite scambi commerciali nell'ipotetico "periodo orientaleggiante" viene messa in dubbio da Antonio Gottarelli che nel suo libro scrive:
Fotografia e descrizione sono presenti nel libro "Principi etruschi tra Mediterraneo ed Europa":
Antonio Gottarelli dunque ipotizza:
La numerazione delle caselle e' stata ripresa dal volume "L'enigma svelato della lingua etrusca", scritto da Giulio Mauro Facchetti, che ritengo sia lontano dallo svelare il suddetto enigma ma considero comunque tale opera una tra le migliori riguardanti la lingua etrusca per le numerose immagini che permettono di vedere le scritte etrusche cosi' come sono nella realta', mostrando quindi fondamentali differenze tra alfabeti locali che vengono perse basandosi solo sulle trascrizioni ufficiali. Per esempio, la fonetica R che viene assegnata indistintamente ai segni etruschi D e P ci impedisce di notare che la parola etrusca "TULAR", indicante i cippi confinari, compare scritta da destra a sinistra con i segni "PALUT" che in caratteri latini mostrano l'evidenza che stiamo parlando di un "palo"... se in altri libri non e' possibile cogliere questa importante questione, grazie alle figure presenti nel libro di Facchetti possiamo invece constatarla pienamente.
Tratte dal medesimo libro riportiamo le fonetiche ufficiali delle parole presenti sulla mappa etrusca:
La lettera L della scritta 13, CE(L)S, l'ho messa tra parentesi perche' il reperto in quel punto e' rovinato e si presume che la lettera sia L dato che esiste una divinita' Cels, ma non e' detto che sia cosi'.
Alcuni studiosi, anche lo stesso Facchetti, pensano che la scritta 39 sia MAR ma non si capisce perche' avrebbero dovuto scrivere la lettera M ruotata rispetto alle due lettere AR... sebbene somigli effettivamente a una lettera M ruotata ci sono sulla mappa alcune lettere C che sono piu' ampie rispetto ad altre e si puo' quindi pensare benissimo che tale M ruotata sia in effetti una C, il che porta anche a pensare che le scritte 39 e 40 siano da considerare una sola parola, che differenzia il TLUSC del conoide principale, in questo caso TLUSC-ARC, dagli altri due TLUSC presenti nella parte inferiore della mappa (il TLUSC indicante il conoide Vesuvio e il TLUSC-V indicante il conoide Etna):
In linea generale, escludendo i tanti casi particolari, le lettere ebraiche possono avere queste corrispondenze con le lettere etrusche:
Appendiamo la mappa usando il foro presente vicino alla piramide. La mappa e' orientata con il nord verso l'alto (cosi' come la vedete nella figura seguente dove viene mostrato il collegamento tra le scritte sulla mappa e alcuni luoghi fondamentali della geografia italiana (fiume Eridano-Po, Monviso, Alpi, Monterosa/Cervino):
Le tre protuberanze presenti sulla mappa etrusca:
Le scritte sulla parte posteriore della mappa sembrano indicare le due regioni principali della mappa, anche se non e' escluso che possano essere state usate anche per indicare il territorio oltre il limite orientale della mappa (arrivati sul bordo, la mappa prosegue idealmente sul retro della stessa):
In particolare, la scritta etrusca USILS che indica la parte superiore della mappa dove sono presenti le tre protuberanze collima perfettamente con la parola ebraica sLVsh, il numero tre ebraico:
La corrispondenza della V ebraica con la lettera I etrusca suggerisce che la V etrusca corrisponda alla B ebraica per il noto legame tra le due lettere B e V. La parte inferiore della mappa viene quindi identificata con le quattro lettere etrusche TIVR che corrispondono alle lettere RBYT ebraiche che significano "molte":
Nel bordo settrionale della mappa ci sono le lettere etrusche NRT del punto cardinale "nord" indicante il settentrione, mentre nella parte inferiore: ci sono le lettere SUt del punto cardinale "sud" indicante il meridione:
La pianura padana, al di sotto della catena alpina, e' al centro dei quattro punti cardinali biblici:
L'evidenza che si possa leggere il "fegato" etrusco andando oltre le singole parole presenti sulla mappa e' quella data dal nome della regione HERC. Conosciamo bene il legame di questa regione con la divinita' etrusca Hercle (Ercole) ma tale scritta HERC non e' l'abbreviazione di Hercle... il vero e proprio nome etrusco HERCLE e' costituito dal nome della regione HERC unito alle due lettere LE facenti parte della vicina regione LEtAM (con la conseguenza che l'entita' geografica erculea va oltre la singola regione HERC comprendendo anche parte della regione vicina posta aldila' del tratto indicante il "fiume del fegato"):
Che la scritta 39 sia ARC viene anche confermato dal fatto che tra i due conoidi alpini (il Cervino e il Monviso) ci sono le lettere CRA e Ct che indicano con precisione le Alpi Graie e le Alpi Cozie (in lingua latina "Cottiae"):
Il Danubio nasce nella stessa zona montuosa dove nascono anche il Reno, il Rodano e il Ticino (uno dei maggiori affluenti del fiume Po, che proprio per il suo nascere dove nascono i sopraddetti Danubio, Reno e Rodano, sarebbe forse lui da considerare il nome principale del fiume che solca la pianura padana, tanto piu' che tale nome Ticino/Tisino, TsN/DsN, ha le stesse consonanti DsN/DNs del Dunas/Danubio).
Nella mappa etrusca tale zona montuosa dove nascono tali quattro fiumi viene indicata dalle lettere FNT che sono le consonanti delle "fonti" (il termine latino fons/fontis):
Le medesime lettere FNT insieme alle vicine lettere LE compongono il nome LEFNT dell'antica popolazione locale chiamata Leponti ("Lephonti/Lefonti", Lepontii, Leponzi), mentre le singole lettere FLET indicano la localita' Bilitio ("Philitio/Filitio", oggi Bellinzona") antica capitale di tali Leponti:
A destra delle Alpi Graie e sotto il conoide Cervino, tra valle d'Aosta e Canavese, sono ben distinte le lettere CARTL che formano il nome Cordela, antica e mitologica capitale dei Salassi:
Polibio tramanda che la capitale dei Liguri Taurini fosse Taurasia ma non e' certa la sua localizzazione esatta che viene ipoteticamente posta alla confluenza tra il Po e la Dora Riparia. La mappa etrusca in questa zona riporta le lettere TAURS, che compongono foneticamente il nome Taurasia, sulle montagne al di sopra della pianura torinese... all'incirca nella stessa posizione dei Salassi che in quanto popolazione celtica si potrebbe ipotizzare che siano giunti tra Canavese e valle d'Aosta occupando parte del territorio proprio dei Liguri Taurini. Abbiamo inoltre, nella pianura piemontese al di sopra del Po, le due lettere AR che insieme alla lettera t formano la parola tAR anch'essa molto "taurinica" (in questo caso ci troviamo nella parte orientale del territorio effettivamente abitato da tali Taurini). Essendo questa lettera t la medesima da cui andando verso nord si diparte il fiume Danubio (vedere piu' avanti il tragitto percorso dal Danubio nella mappa etrusca) possiamo considearla foneticamente una D che insieme alle sopraddette AR fornisce parte dell'etimologia di nomi locali come la Dora, Eporedia, Vardagate, Duriae, i Campi Raudi (c'e' chi sostiene fossero in Lomellina, vicino a Vercelli, chi invece piu' a oriente vicino a Mantova):
Claudio Eliano, storico del secondo/terzo secolo dopo Cristo, sosteneva che il primo abitante dell'Italia fosse un certo Mar, progenitore della tribu' dei Liguri Marici. Scendendo dalla valle d'Aosta e restando nella regione piemontese tra Alpi e fiume Po ci sono le lettere MAR della regione etrusca MARI esattamente laddove vivevano tali Liguri Marici.
Le medesime lettere MA con la lettera t indicante la soprastante regione alpina formano la parola AtM che sembra collimare pienamente con il biblico Adamo (l'ebraico ADM) dalla cui costola (la Serra d'Ivrea) ha origine la figura geografica femminile che nel corso dei secoli e' stata protagonista di ben conosciute leggende e mitologie:
La parte della pianura padana al di sotto del fiume Po viene indicata con le lettere LEtAM che si riferiscono a tutto quanto il territorio dal Monviso al mare Adriatico... per cui non la si puo' certo definire una mappa dettagliata e nella parte piemontese la localita' che risulta evidente e' l'antica Hasta (Asti), nel centro geografico del Piemonte, con le due lettere At che si uniscono alla lettera S presente nel settore piu' in basso come se la riga tra queste lettere possa in questo caso indicare il corso del fiume Tanaro:
Sempre facendo riferimento alla posizione del Monviso sulla mappa etrusca, possimo constatare la presenza delle lettere MSL indicanti l'antica Massilia (Marsiglia):
La regione sotto il Monviso viene indicata con le lettere etrusche CLVR (il monte Calvario) che sono le medesime lettere LCVR della regione "Licvria" (Liguria) nella cui zona occidentale abitano i Liguri Intemelii dell'odierna Ventimiglia (indicati dalle lettere TEML). Nella zona di fronte al Monviso, a partire dalla Liguria e raggiungendo le ultime colline piemontesi prima della valle d'Aosta troviamo le lettere SAMARIA che indicano chiaramente la biblica Samaria il cui nome deriva dalla collina di Shemer (le tre lettere ebraiche sMR) che divenne capitale israelitica dopo la separazione dalla tribu' di Giuda:
La lettera H etrusca posizionata sulla foce del fiume Po nella sua forma delinea la valle padana solcata dal fiume Po (un cerchio diviso orizzontalmente in due parti, una sopra e una sotto il fiume).
Parlare del "fiume del fegato" significa parlare soprattutto del "fegato babilonese", uguale nella forma e nei contenuti a quello etrusco, in cui si specifica che il "fiume del fegato" percorre la zona dal conoide minore (il Monviso) lungo quasi tutto il territorio al di sotto del conoide sdraiato (le Alpi dalla Serra d'Ivrea alle Alpi Giulie). E' quindi alktamente significativo che laddove nella mappa babilonese abbiamo la foce del fiume, nella mappa etrusca troviamo le lettere la lettera etrusca H che insieme alla vicina lettera F (da considerare in questo caso "ph" ovvero "P") sono la parola ebraica "P-h" che significa "bocca, foce del fiume", cosi' come la medesima lettera F ("ph" ovvero "P") insieme alla soprastante lettera t compongono foneticamente il nome latino "P-D", il fiume "Pado" (il fiume Po in lingua latina):
Dal punto di vista dei Babilonesi, il cui fegato-mappa e' geograficamente uguale al fegato-mappa etrusco, le regioni bibliche fondate da Nimrod (capostipite dei Babilonesi) vengono descritte a partire dal brano Genesi 10:8:
Le quattro regioni della mappa etrusca confinanti tra loro e chiamate FUFLUN, HERC, CAt e CILEN corrispondono alle sopraddette quattro regioni bibliche Babilonia (Fuflun/Puplun etrusco), Erek (Herc etrusco), Akkad (Cath etrusco) e Calneh (Cilen etrusco):
In particolare, nella mappa etrusca i tre segni 8V8 (l'etrusco "fuf/phuph/pup/bub") e i tre segni CIL corrispondono alla regione "bab ekalli" ("porta del palazzo") della mappa babilonese con cui viene indicata la foce del fiume.
La trasformazione fonetica degli alfabeti etruschi di venti caratteri sembra avvenire nel periodo babilonese intermedio, considerato che le lettere K-G-L della sequenza fenicia/ebraica corrispondono alle lettere M-E-N della fonetica etrusca ufficiale, cosi' come i segni cuneiformi KA.E.GAL (le consonanti K-G-L) vengono sostituiti dai segni cuneiformi ME.NI (le lettere M-E-N):
L'espansione etrusca in Italia, chiaramente piu' antica di quanto si ipotizza, ha la configurazione geografica della torre di Babele che biblicamente rappresenta il territorio che dalla zona babilonese della valle padana si estende verso i soprastanti Appennini nella geografia in cui il sud dove passa il sole si trova in alto:
Nel sedicesimo secolo appare evidente come la questione biblica riguardante l'Italia riprenda forma nelle opere di artisti come Pieter Bruegel che rappresenta la torre di Babele dandogli un'inclinazione a sinistra simile alla penisola italiana nella sopracitata geografia in cui il sud dove passa il sole si trova in alto. Pochi anni dopo Lucas van Valckenborch dipinge alcuni quadri in cui la medesima torre si trova sul bordo del mare quasi completamente circondata dalle acque (teniamo presente che questa raffigurazione contraddice totalmente la geografia mediorientale in cui le uniche acque vicine alla torre sarebbero quelle del fiume Eufrate): escluse le fondamenta che corrispondono alla valle padana, la torre e' l'Italia appenninica che si estende nel mare con l'Adriatico sulla sinistra e il Tirreno sulla destra. Nella figura seguente e' possibile constatare come la torre di Babele sia anche una delle molteplici forme assunte dai "fegati" etruschi, ittiti e babilonesi:
Nella zona in cui e'presente la Babele di Nimrod, vicino al punto dove finisce il "fiume del fegato" (il delta del fiume Po) ci sono i tre segni etruschi S-8-N, aventi fonetica ufficiale S-F-N, che in quanto S-ph-N indicano l'antica Spina, importante citta' portuale etrusca affacciata sul mar Adriatico.
Sempre nella medesima zona abbiamo anche l'antica Felsina che come tramanda Plinio il Vecchio era il nome che gli Etruschi avevano dato a quella che in seguito verra' chiamata in lingua latina Bononia (in lingua italiana Bologna):
Rispetto alle tre lettere SFN, che abbiamo visto indicare Spina, con l'aggiunta della lettera L, posta piu' internamente rispetto al mare Adriatico, abbiamo le quattro lettere FLSN indicanti l'antica Felsina (Bologna):
Nella parte orientale del conoide sdraiato, che rappresenta la catena alpina dalla Serra d'Ivrea alle Alpi Giulie, troviamo le tre lettere VNt proprio dove si trova oggi la parte montagnosa della regione Veneto:
Il fatto che i Veneti fossero anche chiamati Heneti, e che avessero colonizzato anche la parte pianeggiante tra la zona montuosa e il mare Adriatico, puo' suggerire che avessero collocazione geografica anche nei pressi della foce del fiume Po indicata dalle due lettere Nt, laddove si presume ci fosse il territorio degli Eneti citati da Omero la cui regione Paflagonia ha le lettere "ph-ph-L-C-N" ("Phaphlaconia") presenti al di sotto della foce del Po:
Esiste quindi nei pressi della foce del fiume Po (laddove si narra che gli antichi Pelasgi avessero la loro capitale) una connesssione diretta, come minimo geografica, tra:
Infatti, oltre alle precedenti constatazioni, le medesime lettere "ph-ph-L-C-N" che compongono il nome "Phaphlaconia" (Paflagonia) ci mostrano, togliendo la lettera C indicante la zona montuosa appenninica, la regione evangelica Panfilia (le lettere "ph-N-ph-L").
Negli Atti degli Apostoli vengono citate Perga e Attalia (due localita' di questa regione chiamata Panfilia, detta anche Pamphilia) vicine all'isola di Paphos e Salamis:
Una lettura errata degli Atti degli Apostoli porta a pensare che Salamis e Paphos siano entrambe sull'isola di Cipro. In realta' l'isola di cui fanno parte Salamis e Paphos corrisponde a una delle isole della laguna formata dal delta del Po.
Sebbene ci siano stati negli ultimi duemila anni cambi notevoli nella idrografia del fiume Po, abbiamo l'isola d'Ariano alle cui estremita' si trovano Papozze (Paphos) e Mesola (Salamis), cosi' come indicato negli Atti degli Apostoli (Cipro viene indicata come direzione del percorso, non come isola su cui si trovano Salamis e Paphos):
Maggiori dettagli sulla geografia evangelica della valle padana sono disponibili in questa pagina riguardante il terzo e il quarto viaggio di San Paolo, da Troas a Gerusalemme e da Gerusalemme a Roma:
La parte inferiore della mappa viene indicata con un esagono le cui lettere piu' interne insieme alla lettera nel cerchietto centrale formano la parola QRNS TLS, "Cronos/Saturno Tellus", la "terra Saturnia"
AppenniniL'esagono geografico della mappa etrusca sembra correlato allo scudo del "guerriero di Vetulonia", con le gambe del guerriero che corrispondono alle die regioni della mappa chiamate AVLES (la Apulia, Puglia) e TLUSC (la Campania del vulcano Vesuvio). La figura che sembra uno stilo tra le due gambe del guerriero corrisponde alla regione chiamata LEtA il cui nome, letto da sinistra a destra, e' AtEL ed e' in corrispondenza della Calabria abitata dagli antichi Itali. Inoltre, la figura dello "stilo" tra le gambe del guerriero corrisponde al segno a forma di stilo che nella mappa etrusca indica lo stretto di Messina.
Al di sotto della valle padana ci sono tre lettere etrusche V (i segni F) che pur appartenendo a tre parole diverse sono posizionate tra loro formando una linea che indica il fiume Arno. In particolare:
Al di sopra dei tre segni F che rappresentano il fiume Arno ci sono, nella zona a sinistra vicino al mar Tirreno, le due lettere LC che indicano Lucca:
Questa zona della mappa e' particolarmente difficoltosa da comprendere perche' molto diversa dall'effettiva realta' geografica rappresentata dal golfo di Genova. Come possiamo constatare nella figura seguente, l'arrotondamento della mappa etrusca rende inesistente il golfo di Genova facendo risultare il conoide Monviso a settentrione del fiume Arno... se quindi partendo dal fiume Arno troviamo sopra di lui le lettere LC di Lucca e' anche vero che se partiamo dal conoide Monviso le sottostanti medesime lettere LC non sono Lucca ma la costa ligure, in particolare Laigueglia indicata dall'unione di tali due lettere LC con le sottostanti VL:
Alcuni storici ipotizzano che Laigueglia in origine fosse chiamata "Aquilia", nome ripreso dall'aquila che era l'insegna delle legioni romane che percorrevano la via Iulia Augusta al di sopra di Laigueglia. Guardando pero' quanto stiamo esponendo sembra quasi che si possa ipotizzare che il nome Laigueglia sia stato volutamente composto dangoli il significato ebraico "LA KL" il cui significato "non e' CL" indicherebbe che il vero CL della mappa etrusca e' la regione toscana di Lucca mentre Laigueglia "non e' CL":
Al di sotto del fiume Arno ci sono le lettere ALPL che sono "Albula", l'antico nome del Tevere. Mentre dove ci sono le sorgenti del medesimo fiume Tevere abbiamo le lettere TVR che sono proprio le consonanti del nome Tevere:
A questo punto si puo' notare come il percorso del fiume Tevere, dalle sue sorgenti indicate dalle lettere TVR fino alla foce indicata dalle lettere ALPL (l'antico nome Albula del fiume Tevere), viene indicato sulla mappa dalle tre lettere LLL, cosi' come il soprastante fiume Arno viene indicato dalle tre lettere VVV (rispetto alla geografia reale la mappa etrusca assume che la penisola italiana sia verticale piuttosto che inclinata, una deformazione presente anche in altre mappe geografiche antiche sia nel senso verticale sia nel senso opposto di considerare la parte appenninica dell'Italia quasi perfettamente orizzontale come nel caso della tavola Peutingeriana):
Il territorio tra fiume Arno (lettere VVV) e fiume Tevere (lettere LLL) e' rappresentato dalle lettere RESAL che corrispondono sostanzialmente all'antica Rusel (Rusellae in lingua latina, Roselle in italiano), uno dei luoghi etruschi piu' importanti, al centro del territorio, che in epoca antica divenne piu' importante della vicina Vetulonia:
Nella parte interna del territorio etrusco, dove il fiume Arno e il fiume Tevere quasi si incontrano, ci sono le lettere RET che indicano l'antica Arretium (in etrusco Aritim, in italiano Arezzo). Si puo' anche notare che con le vicine lettere V e L e' possibile localizzare sia Volterra (a sinistra di Arezzo) sia Orvieto che Viterbo entrambe, come Arezzo, nella stessa zona lontana dal mare posta tra Arno e Tevere (l'importanza delle due lettere TR vicine alle sorgenti dell'Arno e del Tevere e' ovviamente data dal fatto che sono la base del nome degli Etruschi e della loro regione chiamata Etruria):
Lungo il fiume Tevere, partendo dalla sua foce, abbiamo le lettere PLS che indicano i Falisci (in greco Phaliskoi), suggerendo forse che l loro estensione fosse maggiore nell'epoca antica quando ancora non c'era Roma che occupa all'incirca il territorio indicato dalla lettera etrusca P. Accanto ai Falisci, nella precisa posizione ove vengono ufficialmente localizzati, ci sono gli Equi indicati dalla lettera etrusca Q (quella che somiglia a una freccia rovesciata, talvolta trascritta come "kh"):
Tra il fiume Tevere e il Vesuvio c'e' un'ampia zona costiera che nella mappa etrusca viene indicata con le due lettere CP che facilmente sono quelle dell'antica Capua che si trova nella parte meridionale di questo territorio.
Considerato che Roma si trova sulla sponda meridionale del Tevere possimo notare come le medesime due lettere etrusche CP se vengono considerate non due lettere etrusche ma i due segni latini PC, questi due segni latini PC a loro volta sono i segni etruschi che vengono ufficialmente letti RM, "Roma", come mostrato nell'immagine seguente:
Se invece consideriamo le due lettere etrusche PQ, foneticamente simili alle precedenti PC e poste lungo la riva meridionale del Tevere, abbiamo il medesimo nome Roma considerando che negli alfabeti etruschi di venti caratteri tali lettere etrusche PQ corrispondono alle lettere fenicie/ebraiche RM del nome Roma:
Possiamo constatare che nella medesima regione sulla sponda meridionale del Tevere sono presenti le due lettere RM indicanti Roma anche usando l'alfabeto spostato di un carattere, sia quello latino che quello fenicio, dato che le due lettere etrusche QL diventano appunto RM se usiamo tali alfabeti spostati di un carattere:
Nella parte centrale della catena appenninica, a destra del Tevere, possiamo identificare la regione del fiume Nera grazie alle due lettere NR che forniscono le giuste consonanti N e R alle antiche Narnia (Narni), Interamnia Nahars (Terni) e Nursia (Norcia):
A destra delle lettere NR che indicano la regione del fiume Nera e la citta' di Nursia (Norcia) ci sono le lettere SCL dell'antica Asculum (Ascoli):
Nell'estremita' sudorientale della mappa il nome della regione LEtNS e' l'anagramma di SLENt, la regione Salento che si trova nella medesima estremita' sudorientale della penisola italica:
Al di sopra del Salento ci sono le due regioni etrusche SELVA i cui segni etruschi SELFA sono foneticamente SELFA usando la fonetica dell'alfabeto latino. In particolare, i tre segni etruschi AFL con la fonetica latina sono A-F-L e anche A-ph-L, con la phi greca prorpia di queste regioni abitate dai coloni greci, per cui da tale A-ph-L abbiamo Apulia, antico nome della regione Puglia, sia lungo la costa adriatica sia nella pianura pugliese ch si estende verso le cime appeniniche:
La montagna a forma di conoide, il monte Cervino, e' indicata dalla scritta etrusca TLUS. Le altre montagne conoidali italiche sono il vulcano Vesuvio e il vulcano Etna e difatti nella mappa compare la medesima scritta esattamente nel settore che corrisponde alla Campania e nello spicchio esterno corrispondente alla Sicilia:
Il conoide piu' grande protagonista della mappa si chiama "dito" nella mappa babilonese cosi' come nella mappa etrusca le lettere al di sotto del medesimo conoide sono tAC e TLUS che insieme formano la parola tACTLUS foneticamente simile al daktylus greco che significa anch'esso "dito)
Etna, Sicilia, Siculi e Sicani nella corrispondenza tra fegato etrusco e disco di Festo:
Al centro del conoide sdraiato, che rappresenta la catena alpina dalla Serra d'Ivrea alle Alpi Giulie, si trovano le lettere etrusche A-T-M-E-L che indicano la regione montuosa dominata dal massiccio dell'Adamello:
Al di sotto del conoide sdraiato, che rappresenta la catena alpina dalla Serra d'Ivrea alle Alpi Giulie, si trovano le lettere etrusche C-M che indicano la regione lacustre di Como con il tratto verticale che puo' essere sia il fiume Ticino che il fiume Adda che divide la regione etrusca MARI dalla regione etrusca HERC (e tra Ticino e Adda troviamo l'antica Medionalum che etimologicamente sembra riprendere tale tema della "linea media" che divide in due la geografia della pianura sopra il fiume Po):
Il tema dell'Assiria biblica, nella parte lombarda della catena alpina, trova una precisa conferma nel brano biblico che parla del giardino dell'Eden che viene percorso da un fiume che quando esce dal giardino si divide in quattro fiumi:
Nella mappa etrusca si possono notare, vicino alle lettere ASIR indicanti l'Assiria, le lettere ITACL che compongono il nome del biblico Hiddekel (le lettere ebriche HDQL) piu' comunemente chiamato Tigri in lingua italiana.
In particolare:
Alla sinistra del tratto verticale che divide le regioni etrusche HERC e MARI, sono presenti le lettere che indicano in sequenza i fiumi Adda (AT), Serio (SER), Oglio (L) e Adige (AtIS):
La medesima lettera L indicante il territorio circondato dal fiume Oglio, e la soprastante lettera S indicano insieme l'antica Salo', o meglio l'intera zona del lago di Garda la cui antica capitale era appunto Salo'. L'etimologia di tale nome e' ufficialmente incerta... si ipotizza l'esistenza di una regina chiamata Salodia, di un lucumone chiamato Saloo, oppure ancora che provenga dal termine latino salodium, oppure da salis o ancora da salus... nella mappa etrusca possiamo invece constatare come le consonanti di Salo' siano appunto le ultime due lettere SL della regione montagnosa etrusca posta a meta' del conoide sdraiato:
Al centro della valle dell'Adige, dove la mappa etrusca indica le due lettere AR, c'e' l'antica Aura oggi diventata Ora, in lingua tedesca Aewer e Auer:
La mappa etrusca riporta, nella parte settentrionale del corso del'Adige, le lettere TIRLAN che foneticamente sono le medesime della localita' Terlano presente nei documenti medievali con la grafia Torilan, poi Toerlan e Terlan. E' da notare che le quattro lettere TIRL, o anche le cinque TIRAL, sembrano essere quelle della localita' Tirol diventata in seguito famosa per aver dato il nome alla regione Tirolo... non risulta pero' che gia' in epoca antica fosse in uso tale termine per indicare l'intera regione altoatesina:
Nella parte centrale del conoide sdraiato (la catena alpina dalla Serra d'Ivrea alle Alpi Giulie) le lettere etrusche RAETIA compongono il nome dell'antica Raetia (Rezia, Rhaetia) mostrano tale regione collocata tra la Lombardia e il Veneto. Nella successiva epoca romana la Rezia viene identificata con la parte transalpina avente come limite superiore il fiume Danubio, mentre questa mappa mostra quanto affermato da Giustino e da Plinio il Vecchio che i Reti erano parte della popolazione etrusca dislocata principalmente nella valle padana e dovettero per l'arrivo dei Galli addentrarsi nelle valli alpine, e quindi in seguito scendere nelle valli transalpine ove verra' creata la regione romana chiamata appunto Raetia:
L'Alemannia come indicato anche dalle diverse fonetiche esistenti (Alamannia, Alemania, Alamania, Alemagna, Alamagna, Allemagne, Allemannie...) ha il suonome basato sulle lettere ALMN che nella mappa etrusca si trovano esattamente dove gli Alemmani risiedevano, nelle pianure aldila' della catena alpina:
A sinistra degli Alemanni ecco l'Elvezia:
Il fiume Elba e' stato nelle epoche passate un importante delimtiatore geografico nell'epoca romana quando si cerco' di spostare sul'Elba, int al tempo chiamato Albis, il confine dell'impero che allora era rappresentato dal fiume Reno. Successivamente nell'epoca di Carlo Magno l'Elba rappresentava effettivamente il confine orientale dei territorio da lui amministrato. Nella mappa etrusca possiamo constatare come le lettere E-L-F-S, che foneticamente sono anche E-L-ph-S nonche' E-L-B-S, siano disposte lungo una delle linee verticali. In particolare laddove sulla sinistra della parteinferiore, laddove l'Elba ha le sue sorgenti, si trovano le due lettere SL che indicano il Saale, il piu' importante affluente sinistro dell'Elba:
Il confine orientale della parte settentrionale della mappa viene indicato con le lettere etrusche VStL indicanti sia il fiume Vistola, che sfocia nel mar Baltico, sia il sottostante fiume Tisa (Tisza, in lingua italiana Tibisco) che unendosi al Danubio finisce il suo corso nel mar Nero. Aldila' di Vistola e Tibisco ci sono dunque le steppe pianeggianti assai estese che non rientrano in questa mappa:
Come indicato nel paragrafo riguardante il fiume Tibisco (Tisa, Tisza) che affluisce nel Danubio, abbiamo prontamente al di sotto delle lettere etrusche tS indicanti il fiume Tisa le successive lettere tEN indicanti il Danubio (altresi' detto Danube, Danoia, Donau, Duna, Dunav, Dunaj eccetera). E' importante notare che nella mappa etrusca sono presenti le medesime lettere tEN nella zona alpina dove effettivamente nasce il Danubio, cosi' come sono presenti le due lettere tN nella parte intermedia del Danubio prima che entri in Ungheria dove incontrera' l'affluente Tisa indicato dalle lettere tS.
Nella figura seguente e' possibile notare visivamente le lettere etrusche che indicano la regione alpina dove nasce il Danubio, il corso intermedio del medesimo fiume nella pianura a settentrione delle Alpi, la lettera etrusca t indicante il punto dove il Tibisco affluisce nel Danubio e la parte finale del Danubio nell'estremita' orientale della mappa, oltre che il corso del fiume Vistola lungo tale estremita' orientale:
Tutto quanto il territorio francese sembra essere indicato dalle poche lettere presenti nella parte alta del bordo sinistro della mappa:
Le lettere CSCN sono foneticamente simili alle consonanti della Guascogna:
Le lettere CRN indicano il fiume Garonna che percorre quasi tutta la parte meridionale della Francia:
Le lettere SR poste sulla parte destra del settore francese indicano il fiume Isere:
La parte centrale della Francia viene indicata dalle lettere LR con la R posta vicino alle sorgenti della Loira e la lettera L vicino alla foce del medesimo fiume Loira:
La parte settentrionale della Francia e' costituita principalmente dal bacino del fiume Senna (Seine) che insieme al sottostante fiume Saona (Saone, affluente del Rodano) crea un corridoio tra il canale della Manica alle sacre montagne alpine.
Partendo dunque dalla lettera S vicino al conoide Cervino si segue l'alto corso del Rodano (da considerare parte del Saona) fino a raggiungere la confluenza del Saona e proseguendo verso nord si passa nel bacino della Senna indicato dalla lettera N della mappa:
Nell'estremita' nordorientale della mappa le lettere LICTIN indicano Lugduno, localita' presente nella tavola Peutingeriana nella medesima estremita' nordorientale del territorio continentale europeo. Trattasi della stessa localita' posta da Tolomeo sulla foce del Reno e chiamata Lugdunum Bataviorum, "Lugduno dei Batavi":
La "fessura" del fegato ittita chiamata Sulmu ha una corrispondenza precisa con le tre lettere SLM del fegato etrusco:
E' abbastanza sicuro che tale "fessura" presente nella mappa ittita sia la strada che unisce il mar Ligure con il valico alpino unendosi, aldila' del valico, al "padanu sumelu martu" (il "percorso a sinistra della catena alpina") che da tale valico porta al lato settentrionale del monte Cervino.
Tenendo presente la particolare forma della fessura sulla mappa ittita, con alcuni "gradini" vicino alla costa ligure, sono almeno tre i percorsi possibili di tale strada:
Purtroppo le mappe ittite non ci aiutano a capire quale fosse il tragitto preciso e lo presentano con distanze differenti. In alcune mappe e' perpendicolare al di sotto della punta che sappiamo essere la serra d'Ivrea, in altre si allarga verso oriente arrivando come misura all'ipotesi che passasse dal fiume Trebbia:
Le tre lettere etrusche SLM indicano il territorio che comprende la provincia di Cuneo e i monti della riviera ligure di Ponente (le province di Savona e Imperia). Le medesime tre lettere SLM corrispondono alle lettere ebraiche SLM che indicano le tre righe del fegato babilonese con il particolare "segno X" presente sulla riga N che indica la collina di Cairo Montenotte ove trovasi Gerusalemme:
Tale "segno X" presente sulla mappa babilonese corrisponde all'occhio della divinita' geografica:
Riportiamo qui le corrispondenze tra le lettere della mappa etrusca e la geografia circolare dei figli di Noe'.
Le tre lettere etrusche CMR poste nella zona nord-occidentale del Piemonte sono la regione giapetica di Gomer che collima con il settore di Gomer nella geografia circolare dei figli di Noe':
In alto e a sinistra di Gomer ci sono le lettere che compongono il nome di suo figlio Aschenaz che possono indicare come la sequenza dei suoi figli si estenda tra la valle d'Aosta (al di sotto del conoide Cervino) e il vicino territorio francese poco rappresentato in questa mappa etrusca.
Cercando sulla mappa tutti i sette figli di Giapeto li troviamo che rispecchiano tutti quanti la geografia circolare dei figli di Noe' con il primogenito Gomer che puo' condividere un segno C con il secondogenito Magog oppure far conto sull'altro segno C, al di sotto del conoide Cervino, che costituisce la C di suo figlio Aschenaz.
Nella disposizione mostrata nella figura la collimazione con la geografia piemontese avviene tenendo conto della variante in cui i segni CL indicano la costa ligure di Laigueglia e non quella toscana di Lucca:
Premesso che le popolazioni che hanno invaso la Grecia (per esempio i Dori) sono ovviamente arrivate nell'odierno territorio ellenico con le loro tradizioni storiche, ne consegue che tali tradizioni vanno cercate nei loro luoghi di origine e non nel territorio dell'attuale Grecia.
Possiamo quindi constatare come nella mappa etrusca alcuni luoghi che noi conosciamo con gli attuali nomi italici erano in epoca antica conosciuti con altri nomi. In particolare, la piu' grande montagna presente nella mappa (il conoide indicante il Cervino) corrisponde nella mitologia greca al monte Cillene. Le lettere etrusche CILEN si trovano infatti a lato della grande montagna come se indicassero appunto il nome della grande montagna. Che tale montagna possa essere il monte Cillene (Cyllene, Kyllini) che si trovava nell'antica Arcadia (Arkadia) viene confermato dalle lettere etrusche sottostanti ARCt, "Arcadia", che indicano il territorio tra le Alpi Graie (le lettere CRA) e le Alpi Cozie (le lettere Ct):
Tale monte Cillene (le cui lettere C-L-N collimano con le lettere L-N-C del "mont Blanc", il monte Bianco) e' il luogo dove nacquero le Pleiadi che si diffusero nella circostante geografia piemontese.
La clava di Orione (le Alpi settentrionali) e il corno dell'unicorno (il monte Cervino).
Nel fegato etrusco abbiamo la regione MARI che puo' indicare, nella posizione in cui si trova, la soprastante catena alpina. Nel fegato babilonese le Alpi vengono contraddistinte dal segno cuneiforme ZE, che viene letto "martu" in Akkadico (simile appunto a questo MARI presente sul fegato etrusco al di sotto della protuberanza indicante la catena alpina).
Martu e' anche la fonetica akkadica con la quale viene indicata la "regione Amurru" (segno determinativo della localita' seguito dai due segni MAR.TU, letti in akkadico "martu").
Nel brano biblico Genesi 3:24, la divinita' scaccio' l'uomo e pose a oriente del giardino del Paradiso "il cherubino" e una spada fiammeggiante che si muoveva in tutte le direzioni. Tale rappresentazione biblica e' visibile nella figura seguente in cui le regioni della mappa etrusca sono messe in corrispondenza con la quadrettatura della penisola italica:
E' ipotizzabile che la mappa sia stata usata anche in ambito locale, con la conseguenza che determinati luoghi assumono nomi che si riferiscono a luoghi ben differenti, per esempio si vedano le seguenti equivalenze geografiche.
Il "fegato" etrusco e' la mappa delle Alpi e degli Appennini nell'ambito dell'Europa cosi' come appare chiaramente confrontando tale oggetto etrusco con il suo equivalente babilonese, molto piu' curato nei dettagli e soprattutto accompagnato da testi babilonesi che raccontano le vicende passate del territorio rappresentato in tale mappa.
Esiste pero' qualcuno che puo' avere usato questa mappa dell'intera Europa per descrivere il territorio tra Liguria ed Emilia Romagna, cosi' come mostrato nella figura:
Vengono a crearsi le seguente "equivalenze geografiche":
Nord, ovest, est, sud
I luoghi della mappa
Hercle
Alpi Cozie e Alpi Graie
Le fonti nelle Alpi Lepontine
Cordela
Taurasia (Liguri Taurini)
Marici
Asti
Marsiglia
Liguria, Calvario, Samaria
Il fiume Po
Mappa etrusca e mappa babilonese
La torre di Babele
Spina
Bologna
Veneto
Veneti, Eneti, Paflagonia, Panfilia
Appennini
Il fiume Arno
Lucca
Il fiume Tevere
Roselle
Arezzo, Volterra, Orvieto, Viterbo
Falisci ed Equi
Roma
Nera, Narni, Terni, Norcia
Ascoli
Salento
Apulia (Puglia)
TLUSC (Cervino, Vesuvio, Etna)
Adamello
Como
Tigri, a oriente dell'Assiria
Adda, Serio, Oglio, Adige
Salo'
Ora (Aura, Aewer, Auer)
Terlano, Tirolo
Rezia (Raetia, Rhaetia)
Alemannia
Elvezia (Helvetia, "Alvatia")
Svevia (Suebia)
Vestfalia (Westphalia)
Teutoni
Sassonia (Saxony)
Slesia (Silesia)
Elba (Albis) e Saale
Vistola e Tibisco (Tisa, Tisza)
Danubio (Danube, Donau, Duna, Danoia)
Francia
Guascogna
Garonna
Isere
Loira
Senna e Saona
Lugduno
SLM (mappa etrusca) e Sulmu (mappa ittita)
Mappa etrusca e occhio della divinita' geografica
Mappa etrusca e geografia circolare dei figli di Noe'
Gomer e suo figlio Aschenaz
Mitologia greca
La catena alpina Martu e la prima dinastia cinese
Cherubino e spada fiammeggiante
Uso differente della mappa
Europa come Liguria ed Emilia Romagna
il fiume Eridano-Po | il fiume Trebbia |
... | ... |
sopra le Alpi | a sinistra del monte Penice |
mar Baltico | fiume Tanaro |
Germania | Piemonte-Liguria sotto il Tanaro |
fiume Elba | fiume Belbo |
monte Ubanu babilonese (Cervino) | monte Nebo biblico (Montechiaro d'Acqui) |
... | ... |
sotto le Alpi | a destra del monte Penice |
Appennini romani | Appennini romagnoli |
... | ... |
Sembra evidente che in epoca grecoromana abbiano colonizzato il Medioriente/Asia cancellando le civilta' precedenti con l'utilizzo di nomi europei. Basta ruotare di novanta gradi una delle due mappe e i nomi corrispondono:
Diventa quindi indicativa la scomparsa del diario di viaggio di Nearco, testimone dell'epoca, che raccontava con precisione dove si trovavano le regioni persiane conquistate da Alessandro Magno (quello che e' sopravvissuto del diario lo troviamo nell'opera di Flavio Arriano che puo' avere adattato il testo alla realta' asiatica cancellando ogni riferimento ai luoghi europei).
E' certamente palese che in alcuni testi si faccia riferimento alle regioni originali italiche, come per esempio nel libro di Tobia:
Sebbene alcune traduzioni siano state rivedute apportando correzioni, e' indubbio che il testo originale riporta appunto che "Rage e' sulle montagne ed Ecbatana e nella pianura" e che ci sono due giorni di cammino da Ecbatana a Rage:
Il tentativo di adattare il testo alla realta' asiatica in cui Ecbatana (presso l'attuale Hamadan) non si trova in pianura ma a un'altitudine di 2000 metri che e' molto superiore a quella di Rage (presso l'attuale Teheran) non puo' pero' occultare il fatto che in Asia tali due luoghi distano da 10 a 20 giorni di cammino (circa 300 chilometri di distanza) che sono francamente troppi per essere considerati "due giorni di cammino" (la Nuova Versione della Bibbia tenta forse di avvicinarsi alla realta' asiatica aggiungendo l'aggettivo "interi", come se bastassero appunto due giorni "interi", forse quarant'otto ore consecutive senza fermarsi un solo minuto, per percorrere i circa trecento chilometri tra Ecbatana e Rage).
Le caratteristiche dei luoghi e le distanze indicate nel libro di Tobia corrispondono invece esattamente alla geografia italica con Ecbatana, la capitale dei Medi, oggi chiamata Bagnatica (in provincia di Bergamo):
A prescindere dall'esatta sequenza temporale che ha portato alla colonizzazione del Medioriente e dell'lndia, abbiamo che le regioni europee settentrionali indicate dalle scritte TIN (presenti nel bordo della mappa etrusca) corrispondono, usando la mappa etrusca come mappa del Medioriente, alla valle del fiume Indo. In particolare:
Qualche tempo dopo aver pubblicato l'ipotesi che il fegato etrusco fosse una mappa dell'Italia, ho ricevuto una email con le fotografie di un altro esemplare di fegato etrusco la cui autenticita' sembra evidente. Non ho piu' avuto notizie dal signore che mi aveva contattato e mi sono rimaste le fotografie dell'oggetto
E' uguale a quello custodito al museo di Piacenza ma ha due importantissimi simboli sul retro che identificano le due regioni sopra e sotto la linea divisoria (il nord e il sud della penisola italica). Ecco la fotografia del reperto:
Il segno F indicante la regione italica meridionale corrisponde al settore egiziano della geografia circolare di Noe' con il segno etrusco F uguale al simbolo F egiziano del faraone Nineter (seconda dinastia):
I due segni etruschi C e F si leggono ufficialmente C e V, cosicche' abbiamo l'equivalenza tra CV (lettura ufficiale etrusca) e tD (numerazione ebraica dell'etrusco):
I due lobi del fegato etrusco coincidono geograficamente con i due lati del reperto archeologico chiamato "disco di Festo" le cui caratteristiche ufficiali sono disponibili nella pagina di Wikipedia dedicata a questo reperto :
Nella seguente immagine viene mostrato come nei due lati del disco di Festo siano presenti segni che indicano le caratteristiche geografiche dell'Italia sotto il fiume Po (lato B del disco) e delle regioni transpadane (lato A del disco), con il passaggio tra una zona (territori italici) e l'altra zona (territori transalpini) costituita dai due tratti dove le spirali si aprono verso l'esterno indicando il passaggio tra un lato e l'altro lato (si osservi bene la figura per capire il passaggio che si presume essere quello della valle dell'Adige che percorrendola porta alle regioni transalpine):
Questa e' la prima bozza della mappa ma devo correggerla con le novita' emerse negli ultimi giorni:
Qui di seguito, in ordine alfabetico, elenchiamo con dovizia di particolari i gruppi di lettere sulla mappa etrusca e le loro corrispondenze con i segni sul disco di Festo.
Per far coincidere i 19 segni "testa piumata" (detta anche "testa con elmo") con le lettere A etrusche bisogna tenere presente anche i due segni "triangolo" e "semicerchio" presenti sulla mappa etrusca che siccome coincidono con il segno associato alle lettere AL portano sulla mappa le due A che mancavano per collimare perfettamente con il disco di Festo.
Dunque, oltre alle 17 lettere A aggiungiamo le 2 lettere A rappresentate dalle due protuberanze "triangolari" e abbiamo in tutto 19 lettere A che corrispondono ai 19 segni "testa piumata" presenti sul disco di Festo. OLtre al fatto che 14 si trovano sul lato superiore e 5 sul lato inferiore, nel disegno seguente si puo' notare come in ciascuno dei due lati siano disposte nello stesso modo (le ho suddivise in gruppi per far risaltare meglio le corrispondenze):
Le tre lettere ACS nella mappa etrusca corrispondono all'unico segno "piccone" presente nel disco di Festo che nelle lingue germaniche ha la medesima fonetica "ACS", "AX" (old English "aex", olandese "aaks", tedesco "axt", inglese "axe"):
I due segni "pettine" presenti nel lato superiore del disco di Festo corrispondono alle lettere ANI etrusche anch'esse presenti due volte nella parte superiore della mappa:
Ovviamente non e' un antico boomerang quello raffigurato con il segno che somiglia a una parentesi angolare. La corrispondenza dei dodici segni "boomerang" con le lettere AL etrusche ci porta a vederlo come una montagna dato che nella coordinate.html"quadrettatura del fegato babilonese sono le lettere ebraiche AL quelle che indicano la montagna piu' alta della mappa.
Nella mappa etrusca tutte e tre le "protuberanze montagnose" hanno due lettere AL che confermano come il segno "boomerang" sia in realta' da vedere con la punta verso l'alto in modo da essere un triangolo somigliante a una montagna. In particolare, partendo da sinistra la prima montagna indicata dai segni AL (uno a destra e uno a sinistra del monte) e' il "sibtu" babilonese che corrisponde ai Ligures Sabates che abitavano nelle valli del Monviso. Essendo posizionato "verticalmente", con la faccia che guarda a oriente, ecco la possibile spiegazione di come mai il segno triangolare viene ruotato assumendo la forma di una parentesi angolare che somiglia a un boomerang.
In tutto vengono indicati dodici AL (sei nella parte superiore e sei nella parte inferiore):
I sei fiumi indicati dai sei segni "fiume" si trovano tutti nei pressi di uno di questi segni "boomerang" ("montagna") indicando chiaramente la montagna da cui nascono tali fiumi.
Se tale segno raffigurasse davvero una fionda l'avrebbero disegnata alc contrario, con la forca nella parte superiore. La corrispondenza con le lettere ALC suggerisce che possa essere un piccolo pesce, un'alice la cui etimologia risale al greco alike che significa relativo al mare (in alternativa avevo pensato che le tre lettere ALC fossero da leggere CLA e il segno raffigurasse una "chiave", la clavis latina, ma non sono riuscito a trovare chiavi dell'epoca antica che le somigliassero):
Il segno "platano" compare undici volte nel disco di Festo e siccome concorda con le undici ricorrenze delle lettere ALS e' immediato pensare che non sia un vero e proprio platano ma un albero indicante un "bosco" dato che il termine greco "alsos" significa appunto "bosco".
I due segni "dolium" (vaso ansato) collimano con le lettere ANS:
I segni "colonna" sembrano essere in realta' segni "torcia" dato che la collimazione con le lettere AS etrusche richiama il fuoco ebraico "As" ("ash") da cui ha probabilmente origine la cenere inglese "ash".
I due segni "testa" nel disco di Festo si trovano di fianco a due segni "fiore" e collimano con le lettere AUF della mappa etrusca che foneticamente sono legate alle origini della testa inglese (inglese antico "heafod", olandese "hoofd", tedesco "haupt"):
I due segni "manette" presenti nel disco di Festo corrispondono esattamente alle lettere CFL etrusche anch'esse presenti due volte nella mappa, una nel lato superiore e una nel lato inferiore, con la fonetica CFL, "C-ph-L", simile al CPL della "copula" latina che significa "coppia" e collima con il simbolo "manette" costituito da una coppia di oggetti:
I segni "guanto" presenti nel disco di Festo corrispondono alle lettere CST etrusche che hanno la fonetica della parola latina "caestus" che significa proprio "guanto":
La corrispondenza tra i 15 segni "elmo" sul disco di Festo e le lettere EL etrusche e' pressoche' perfetta, sia come fonetica sia come posizione, sebbene ci siano tre linee che si intersecano tra loro che avrei preferito fossero ben distinte (quando il territorio viene suddiviso e le regioni si intersecano ci sono pezzi di territorio in comune tra due regioni differenti, ma se invece di territori li consideriamo per esempio strade allora va bene anche se si incrociano tra loro).
L'etrusco ELS nella mappa e' presente quattro volte, cosi' come sono quattro i segni "vite" ("ulivo") nel disco di Festo. In entrambi i reperti tali quattro entita' sono riportate nella parte inferiore della mappa. Foneticamente sembra piu' corretto pensare che la pianta raffigurata non sia una vite ma un olivo:
A rafforzare l'ipotesi che il segno sul disco non sia una vite ma un ulivo e' l'episodio della colomba inviata da Noe' che ritorna con un ramo di ulivo nel becco. La colomba puo' essere graficamente raffigurata visivamente con le due lettere SL mentre spesso il ramo d'ulivo biblico ha la forma di una E etrusca, come mostrato nella seguente immagine in cui le lettere SL sono la colomba che raccoglie nel becco la lettera E (il ramo) e al suo ritorno le tre lettere SLE vengono lette al contrario ELS e nella mappa etrusca corrispondono al segno che appunto sembra essere piu' un ulivo che una vite:
I tre segni freccia nel disco di Festo corrispondono alle lettere EMT etrusche:
Le tre lettere etrusche ENT compaiono tre volte nella parte superiore esattamente nei tre angoli della grande zona geografica triangolare delimitata a sinistra dal grande conoide, in basso dal conoide sdraiato e nel resto dal bordo della mappa. In tale posizione sembrano, come suggerisce il nome ENT, tre "entrate" che portano nel territorio germanico (una passando dalle pianure francesi, una valicando le Alpi vicino al Monterosa e la terza passando dal territorio balcanico).
I tre segni corrispondenti sul disco di Festo vengono considerati una "pialla" ma direi piuttosto che sono un "innesto" che figurativamente e' una "entrata" (il ramo innestato che entra nel tronco dell'albero) e collima etimologicamente con il greco entos che significa appunto "entro":
I segni "aquila" sul disco di Festo corrispondono alle lettere ET della mappa etrusca che a sua volta sono chiaramente legate alla parola greca "aetos" che significa "aquila":
Nel disco di Festo ci sono quattro segni "fiore" che corrispondono esattamente alle lettere FLU etrusche dell'antica parola latina "flos" da cui "floris", "flower" e il moderno italiano "fiore". Tali quattro segni sono disposti nel disco in due coppie, una nella parte centrale del lato superiore e l'altra vicino al segno "arco" nell'intersezione dei due lati, cosi' come nella mappa etrusca una coppia si trova nel centro del lobo superiore e l'altra vicino alla lettera H della parola HERC (che abbiamo appena visto corrispondere al segno "arco") nella zona centrale della mappa all'intersezione dei due "lobi del fegato":
I due segni "coltello" (che alcuni considerano una sega sebbene manchino i classici denti di tale strumento) collimano con le lettere FUN e con il segno etrusco avente la forma di una "spina pungente":
I segni "gatto" sul disco di Festo collimando con le lettere GL della mappa etrusca sembrano indicare che l'animale raffigurato non e' un felino ma e' una donnola, che nell'antichita' greca era chiamata "galey".
Attenzione pero' che nel disco di Festo manca un segno nell'angolo in alto a destra:
Ipotizzando quindi che il segno mancante sia un segno "gatto" ("donnola") ecco che la corrispondenza diventa molto precisa con quattro ricorrenze nella parte superiore e otto nella parte inferiore.
L'unico segno "arco" presente nel disco di Festo corrisponde all'unica lettera H della mappa etrusca con tale H iniziale della parola HERC che somiglia alla parola "arco". Nella mappa etrusca la lettera si trova nella parte centrale cosi' come si trova nei pressi dell'intersezione dei due lati del disco di Festo:
A prescindere se sia una vera e propria "clava" tale segno compare sei volte nel disco di Festo laddove sono presenti sei volte, nella mappa etrusca, le lettere LAS:
I segni "giglio" ("lilium") sul disco di Festo corrispondono alle lettere LEL della mappa etrusca:
Nella parte inferiore del disco di Festo il segno "donna" si trova tra i due segni "alveare" associati alle lettere etrusche tAL, suggerendo che il segno "donna" corrisponde alle lettere etrusche LVS:
La conferma che il segno "donna" corrisponde alle lettere LVS etrusche viene dai quattro segni "donna" che corrispondono alle quattro volte che le lettere LVS sono presenti nella mappa etrusca:
La corrispondenza dei tre simboli "colomba" nel disco di Festo con le lettere NAt (nath) suggerisce che il volatile non sia una colomba ma un'anatra (anas anatis latino) sebbene in alcune raffigurazioni recenti l'immagine e' stata ritoccata facendogli un becco pendente verso il basso che non e' quello dell'iscrizione originale:
Il segno "grattugia" compare una sola volta nel disco di Festo e vista la sua posizione sul bordo viene immediato pensare alla lettera etrusca P che si trova anch'essa una sola volta e nella stessa posizione sul bordo del lato inferiore della mappa. Tenendo pero' presente che vicino alla P c'e' anche la lettera Q (kh) e che questa lettera Q anche lei compare una sola volta nella mappa, allora le due lettere vanno considerate insieme perche' non ci sono in questa zona del disco altri segni che compaiono una sola volta (se i segni compaiono piu' di una volta non sono collegabili a una lettera etrusca che compare una sola volta).
Riassumendo, l'unico segno "grattugia" corrisponde alle uniche lettere etrusche P e Q (kh) che insieme alla vicina lettera L formano la parola "Q-L-P" che in lingua latina abbiamo "s-culp" radice del verbo "sculpere" tra i cui significati abbiamo proprio il "grattare" della grattugia.
Nel disco di Festo ci sono in tutto sei segni "fiume" cosi' come nella mappa etrusca ci sono sei lettere R che fanno parte dei nomi TINSRNE, TLUSCARC, MARI, SATRES; HERC e MARISLLAt.
Siccome le sei lettere R da sole non collimano con le posizioni dei sei segni "fiume", occorre una seconda lettera per estendere il territorio indicato arrivando alla collimazione. La R nell'estremita' superiore puo' essere collegata con quattro differenti lettere:
Il centro della parte inferiore delle due mappe contiene un segno pressoche' uguale:
Dunque, la R di SATRES trovandosi di fianco a un vero e proprio segno "fiume" non ha bisogno di specificazioni ulteriori come la vicinanza di una lettera I per diventare RI visto che basta il segno al centro della mappa per indicare che quello e' il segno "fiume" che nel resto della mappa etrusca viene indicato con le due lettere RI. In questo modo, tracciando i territori indicati dalle lettere RI abbiamo la collimazione con i segni "fiume" (quella che collimava meno era la R di HERC che pero' collegata con la I di CILEN si estende verso il basso arrivando a collimare con il segno "fiume" poco a destra del centro inferiore della mappa):
La collimazione dei tre segni "ape" con le lettere etrusche SCR chiarisce che l'insetto raffigurato probabilmente non e' un'ape ma uno scarabeo:
Le lettere SEL concordano con i segni "nave" e suggeriscono un legame con l'etimologia del termine inglese "sail" (navigare):
I segni "pedone" sul disco di Festo corrispondono alle lettere SL della mappa etrusca:
Chiariamo subito che il segno "posteriore di bue" somiglia certamente alle terga di tale animale, ma se davvero fosse stato un bovino probabilmente gli avrebbero disegnato anche la coda... Piuttosto, vista la corrispondenza dei sei segni presenti sul disco con le lettere SLC etrusche viene da pensare a un "solco", qualunque sia l'oggetto raffigurato che a causa di quel solco appare come se fosse diviso in due:
Due segni "papiro" nel lato superiore del disco e due segni nel lato inferiore, cosi' come due volte sopra e due volte sotto sono presenti sulla mappa etrusca le lettere SLS:
Guardando la posizione dei segni cicostanti i due segni "lauto" nel disco di Festo corrispondono alle lettere SUN della mappa etrusca. Se l'oggetto raffigurato e' davvero un flauto c'e' corrispondenza anche con il "suono" che concorda con le sopracitate lettere SUN.
I segni "pelle" nel disco di Festo sono in tutto quindici di cui dieci nel lato superiore e cinque in quello inferiore. Tali segni possono corrispondere alle lettere Th etrusche (quelle a forma di cerchietto) sebbene siano ufficialmente diciassette. E' vero che alcune di queste lettere etrusche non sono scritte bene e si potrebbe per esempio ipotizzare che quella piu' a sinistra alla fine della parola "METLUMTh" sia in verita' un'altra lettera, oppure che le tre sulla estrema destra siano da contare una volta sola...
In ogni caso, risulta possibile il legame tra le lettere "Th" etrusche e i segni "pelle", per esempio osservando la coppia nella parte inferiore, oppure le quattro nell'estremita' superiore (con due che sono una di fianco all'altra in entrambi i reperti). Teniamo anche presente che la parola greca che significa "pelle" e' "derma" con l'iniziale "d" foneticamente simile al "th" etrusco (lingua in cui ufficialmente non esiste la lettera D):
Le tre lettere tAL etrusche simili al "thol-os" greco che significa "cupola", corrispondono ai segni "alveare" la cui sommita' risulta effetivamente uguale a una cupola:
Che sia o non sia un "colino", guardando le corrispondenze dei segni vicini collima con le lettere etrusche TAV che anch'esse compaiono una sola volta sulla mappa.
La forma triangolare di tale segno "colino", la posizione sulla mappa e le consonanti SCL del verbo "scolare" sembrano indicare tutte quante insieme che stiamo parlando della Sicilia e del suo vulcano Etna anch'esso triangolare. Nelle mappa etrusca nella zona indicata dalle lettere TAV sono presenti anche le lettere EtNA (con la A che indica con precisione dove si trova il vulcano), SCL (gli antichi Siculi da cui il nome Sicilia) e SCAN (gli antichi Sicani anch'essi abitanti in Sicilia).
Le tre lettere tEN etrusche collimano con i segni "corno" del disco di Festo. In particolare, la protuberanza piu' alta della mappa etrusca che corrisponde al monte Cervino e' uno di questi segni "corno" e non e' quindi un caso che il monte Cervino sia chiamato "corno" in lingua tedesca (il nome completo Matterhorn significa "prato del corno" e si riferisce al pianoro ove svetta tale montagna a forma di corno). E' da notare che anche la protuberanza sdraiata della mappa etrusca viene indicata dalla scritta tEN non una bensi' due volte (sia nella sua estremita' orientale corrispondente alle Alpi slovene, sia nella sua estremita' occidentale corrispondente alla serra di Ivrea)-
Premesso che se fosse una "zampa" andava disegnata con lo zoccolo in basso (e' assurdo disegnarla al contrario con lo zoccolo in alto), direi piuttosto che quel segno e' un "dito" siccome la corrispondenza tra la lettera etrusca th e la lettera greca D la ritroviamo nelle tre lettere tIT (th-I-T) che compaiono due volte nella mappa etrusca cosi' come nel disco di Festo compaiono due volte nelle stesse posizioni i due segni che a me sembrano appunto due "dita":
Nel fegato babilonese e' la protuberanza piu' alta che viene chiamata "dito" (le lettere al di sotto del conoide sono tAC e TLUS che insieme formano la parola tACTLUS foneticamente simile al daktylus greco che significa "dito), mentre i due segni "dito" sul disco di Festo collimano con le due scritte etrusche tIT che indicano la vicina protuberanza "sdraiata":
Dubito che il segno "tiara" sul disco di Festo raffiguri effettivamente un copricapo... piuttosto lo vedo simile a una "cupola" il cui termine greco "tholos" collima con le tre lettere TLS che nella mappa etrusca si trovano nelle stesse posizioni di tale segno:
Il segno chiamato "scure", "piccola scure", a me sembra chiaramente un "trono, molto simile a quello della stanza reale di Cnosso d'epoca minoica (si notino sia le tre punte dello schienale sia il "cerchietto" in basso). La corrispondenza con le lettere etrusche TRU avvalora il fatto che sia proprio un trono, tanto piu' che3 la quarta lettera di seguito fa diventare la parola "TRUN" (tra parentesi non e' possibile associare il simbolo alle tre lettere TRN perche' sono presenti anche sul lato inferiore unendo TR di SATRES con la N di CILEN, per cui in tal eposizione sono solo le tre lettere TRU che possono indicare questo segno unico presente sulla cima superiore della mappa).
L'ariete e' il "creatore del mondo" nella mitologia egizia e ha una posizione unica e abbastanza centrale nel disco di Festo in cui si trova a destra di un alveare e una lancia e sopra la tiara. Tenendo conto delle lettere etrusche tAL (alveare) e LAS (clava) a sinistra delle lettere TLS (tiara) abbiamo una zona circoscritta in cui e' localizzabile l'ariete. Considerata la sua importanza non e' una sorpresa scoprire che in tale zona circoscritta si trovano le lettere che formano la maggior parte delle parole moderne indicanti l'ariete:
Il segno "tonno" nel disco di Festo collimando con le lettere VES etrusche diventa un generico "pesce" dato che le tre lettere CVES sono i segni latini "FES" che portano direttamente all'inglese "fish" e all'italiano "pesce" (da FES a "ph-e-sh").
L'unico segno "bambino" nel disco di Festo e' localizzabile guardando la posizione dei segni circostanti e collima con le lettere etrusche VIL che i romani visivamente leggevano come se fossero caratteri latini "FIL" uguale alla parola latina "filius" ("figlio").
Un altro "fegato" etrusco
L'esagono incompleto (Italia del nord)
C e F (nord e sud dell'Italia)
t e D ("todo", "tutto")
C e V (i segni etruschi C e F)
Fegato etrusco e disco di Festo
A etrusco (segno testa piumata)
ACS etrusco (segno piccone)
AIN etrusco (segno pettine)
AL etrusco (segno boomerang montagna)
ALC etrusco (segno fionda)
ALS etrusco (segno platano bosco)
ANS etrusco (segno dolium vaso ansato)
AS etrusco (segno colonna torcia)
AUF etrusco (segno testa)
CFL etrusco (segno manette coppia)
CST etrusco (segno guanto cesto)
EL etrusco (segno elmo)
ELS etrusco (segno vite ulivo)
EMT etrusco (segno freccia)
ENT etrusco (segno pialla innesto)
ET etrusco (segno aquila)
FLU etrusco (segno fiore)
FUN etrusco (segno coltello)
GL etrusco (segno gatto donnola)
H etrusco (segno arco)
LAS etrusco (segno clava)
LEL etrusco (segno giglio lilium)
LVS etrusco (segno donna)
NAt etrusco (segno colomba anatra)
QLP etrusco (segno grattugia)
RI etrusco (segno fiume)
SCR etrusco (segno ape scarabeo)
SEL etrusco (segno nave)
SL etrusco (segno pedone)
SLC etrusco (segno solco)
SLS etrusco (segno papiro)
SUN etrusco (segno flauto)
t etrusco (segno pelle)
tAL etrusco (segno alveare cupola)
TAV etrusco (segno colino)
tEN etrusco (segno corno)
tIT etrusco (segno dito)
TLS etrusco (segno tiara tholos)
TRU etrusco (segno scure trono)
TVR RVT VTR RES QRE AEL TAS RAM etrusco (segno ariete)
VES etrusco (segno tonno pesce)
VIL etrusco (segno bambino)