Abramo in valle Bormida

Re: Labere? LHBR, LhBR, L^BR, LB, LAB


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Inviato da: carlo il June 08, 2003 at 06:20:12:

In risposta a: Labere? LHBR, LhBR, L^BR, LB, LAB
Inviato da Mauro il June 07, 2003 at 19:23:21:

: Carlo scrive:
: "... parola labere, che per il dizionario -una
: volta tanto corretto (perche' dice che non sa
da
: dove viene)-, significa scorrere. E non e'
: cosi': scorrere fino alla fine..."

: Il significato di "scorrere fino alla fine" mi
: sembra in linea con le seguenti parole bibliche
: (corredate di prefisso L che corrisponde alle
: nostre preposizioni "per", "a" eccetera):

: LhBR (per purificarsi)

: LHBR (per unificare)

: L^BR (per oltrepassare)

: Oppure considerandolo LAB (con la desinenza ERE
: dell'infinito latino) potrebbe ottimamente
: essere:

: L-B, "all'uno", "verso l'uno", "per arrivare
: all'uno" (B=1), con LB che
: significa "anima", "mente", "cuore"

: L-AB, "all'origine", "verso l'origine", "per
: arrivare all'origine"

: Nel senso di un fiume "scorrere fino alla fine"
: sarebbe arrivare al grande "uno", l'oceano, e
: anche metaforicamente giunti alla fine della
: vita abbiamo magari da ricongiungerci con
: l'unita' divina.

: Funziona anche per chi ha rovesciato l'alfabeto
: perche' la B diventerebbe l'ultima lettera e
: dunque L-B sarebbe "verso l'ultima",
: appunto "scorrere fino alla fine".

: In questo senso potrebbe esserci l'equivalente
L-
: s (con "s" che e' l'altro estremo dell'alfabeto
: di venti caratteri) ed ecco il
: verbo "LAsARE", "lashare",
: italianamente "LASCIARE" (si lascia un luogo e
: si "percorre la strada fino alla fine"). Ho
: tutti gli etimologici a casa e non posso
: verificare cosa dicono nel caso di "lasciare".

: Non ho capito pero' come lo vedi tu questo
: LABERE.

: Ciao,
: Mauro
: ../../
: ABGDhVZHtYKLMNS^PzQRsT

:
: Carlo ha scritto:
: : Caro Mauro,
: : scrivo a te perchè sei stato il primo
compagno
: di
: : viaggio, da quella volta che sono entrato nel
: tuo
: : sito. Ricordi? Ti ho scritto DA DUE UNO e
: abbiamo
: : viaggiato paralleli. Ti scrivo qui perchè hai
: : scritto Saturno ed è Saturno, dai molti nomi,
: il
: : dio del passaggio, dall'est all'ovest (dico
: io)
: : dall'ovest all'est (nella tua logica).
: : Ma, non è questa la scoperta di questa
: settimana.
: : Ho la prova linguistica da sbandierare
facile,
: : per sostenere che il mondo in cui viviamo è
: : culturalmente fuori linea.
: : Si può centrare sulla parola labere, che per
: il
: : dizionario -una volta tanto corretto (perchè
: dice
: : che non sa da dove viene)-, significa
: scorrere. E
: : non è così: scorrere fino alla fine,
: significa.
: : Tutto qua? potresti chiedere. Tutto qua.

Bravo Mauro! E, alla tua riflessione potrei
aggiungere, a conferma, BIL-LIB: BIL GA è un
altro nome dello Scorpione. LIB ER non sarà più
solo l'interno di un albero.

Ma veniamo alla tua curiosità: "Non ho capito
pero' come lo vedi tu questo
: LABERE".
Il dizionario fa significare solo scorrere per
un'errata traduzione delle Georgiche.
Nei primi versi 'labentem annum' viene tradotto
con 'l'anno che scorre' anzichè 'l'anno cadente'.
Prova a dire agli alunni che il loro anno
scolastico è labente perchè sono a metà strada, e
vedrai le reazioni! Virgilio identificava nel
cielo un posto per la stella di Augusto, non nel
solstizio d'estate, ma nel solstizio d'inverno!
Libero e Cerere fanno l'amore sì, a inizio anno,
ma danno anche la morte, a fine anno.
La comprova viene nei 'tardis mensibus' dello
Scorpione, che sono proprio gli ultimi mesi
dell'anno, e non i mesi dai giorni più lunghi
d'estate. Mauro, ti porgo questa confidenza
perchè amo la tua passione di cercare. Usala
indicando l'autore, e non rubando. Quattro anni
di ricerca sono dietro a questo. La considero la
bandiera da sventolare: Virgilio conosceva la
cultura sumera, perchè era Vate, colui che
dominava la propria cultura, ma anche perchè
riusciva ad andare oltre, nella cultura sumera, o
ittito-hurrita, degli Etruschi.

MUR è 'vita e morte -A MUR, MUR TE-.
APULEIO ci ha lasciato Amore e Psyche, amore e
specchio di amore. Siamo già nella rimozione
della morte, in un autore che non la rimuoveva
affatto, tant'è che smise di fare l'amore per
diventare casto sacerdote. Raccontò la sua vera
storia come una favola. Ed il mondo accolse il
letterato e la favola, ma non il sacerdote e la
sua vita.
Davanti alla morte, la sua rimozione non è più
possibile. Allora accade come nel libretto appena
uscito, di Luigi Pintor,I luoghi del delitto,
maggio 2003 Bollati Boringhieri, p, 17:
"Guardo il cielo notturno come virgilio poeta
nelle ultime ore di vita ma a differenza del
maestro antico non conosco le costellazioni, non
distinguo il sagittario dallo scorpione, mi
vergogno dell'ignoranza accumulata nel corso
degli anni."

Mauro, possiamo correggere i latinisti esperti
perchè abbiamo guardato al mondo antico come un
tutto. Abbiamo visto che non girava come loro
credono. Bisogna convincerli che girava in un
altro modo. Fa' la tua opera, e rispetta la mia.
ciao




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