La trascrizione dei caratteri biblici viene fatta usando i seguenti caratteri latini (the Hebrew alphabet using the following Latin characters):
Le lettere ebraiche dei nomi biblici appaiono generalmente mescolate nei nomi italiani con l'aggiunta talvolta della lettera ebraica B (o delle foneticamente simili P e ph=F) che viene usata come prefisso per indicare lo stato in luogo:
Altra lettera addizionale che puo' comparire nei toponimi italici e' la lettera ebraica "s" che viene spesso usata come prefisso "s-" traducibile con "che e'".
Viceversa, una lettera presente nel nome ebraico che puo' sparire nel nome italiano e' la lettera "M" che e' presente nei toponimi latini ma poi scompare nelle piu' recenti versioni di tali nomi:
In un apocrifo della Genesi viene descritto con maggiori dettagli il racconto di Abramo che parte da Hebron per raggiungere l'Egitto:
L'esistenza di questo "fiume con sette bracci" la possiamo ritrovare nelle descrizioni geografiche di Strabone e Plinio il Vecchio in cui il delta del fiume Nilo era costituito proprio da sette rami (Pelusiaco, Tanitico, Mendesiano, Fatnitico, Sebennitico, Bolbitinico e Canopico) pero' sembra quasi una ricostruzione a tavolino assegnando sette nomi agli innumerevoli canali allora esistenti. Pur se convinti che fosse quello il "fiume con sette bracci" c'e' il fatto che nel racconto del manoscritto di Qumran è impossibile che tale fiume sia il Nilo (Abramo non raggiunge l'Egitto dove si trova tale fiume, ma raggiunge l'Egitto DOPO aver attraversato il fiume ed essere uscito dal suo paese).
Il nome del primo ramo, quello piu' lontano dall'Egitto, essendo KRMVNA (Karmon, Carmon) sembra indicare il territorio di Camerana che si trova tra il fiume Belbo e la Bormida di Millesimo, poco distante dalla quercia di Mamre dove abitava Abramo.
E' difficile determinare quali siano esattamente tali sette bracci nella geografia del Piemonte meridionale. L'ipotesi piu' "larga" vede i sette bracci partire dal fiume Belbo fino ad arrivare allo Scrivia, con il fiume Bormida che rappresenterebbe un solo ramo anche se e' costituito dai due importanti rami della Bormida di Millesimo e di quella di Spigno (rispetto ad altri fiumi e torrenti in cui le ramificazioni hanno nomi differenti questo avvalorerebbe che tutto il bacino della Bormida appartenga appunto a un solo ramo del "candelabro geografico"). Se invece differenziamo i singoli bracci del fiume Bormida e' possibile delineare un fiume con sette bracci escludendo il Belbo e lo Scrivia, con il risultato che il solo fiume Bormida con i suoi affluenti ha rami sufficienti per rappresentare da solo la figura della menorah ebraica.
In particolare, la divinita' ligure delle acque termali chiamata Bormano, strettamente legata al fiume Bormida sia nel nome che per la presenza di sorgenti solforose tra cui quelle famose di Acqui Terme, ha le consonanti del nome BhRMN che sono quelle dell'ebraico BMNRh che significa "dentro menorah" ("dentro candelabro di sette bracci").
Quando ebraicamente si parla della "sorgente" di un fiume e' improprio pensare che sia sempre il punto dove nasce il fiume... in realta' tale parola indica una estremita' del fiume, sia essa la sorgente oppure la foce di tale fiume.
Concretamente, la geografia biblica che vede oggi il fiume Giordano nascere a nord e scorrere verso il sud collima con la geografia del fiume Bormida nella tavola Peutingeriana, l'antica mappa romana in cui appunto il fiume Bormida scorre al contrario... "nasce" nei pressi di Alessandria e scorre verso sud fino a raggiungere il mar Ligure:
Ne consegue che il monte Ermon dove nasce il fiume Giordano corrisponde alle alture dove "inizia" il fiume Bormida (il fiume Giordano), nel punto cioe' dove il fiume Bormida confluisce nel fiume Tanaro che a sua volta confluisce nel fiume Po:
Altra conferma che la catena montuosa del Libano, con il monte Ermon (chiamato Sirion dai Sidoniti e Senir dagli Amorrei) che si trova dove il fiume Po incontra il fiume Tanaro, viene data dalla quadrettatura della regione Piemonte. Infatti, sia il nome Sirion che il nome Senir indicano le medesime caselle all'intersezione dei due grandi fiumi piemontesi. In particolare, come mostrato nella figura, le tre caselle che indicano il tratto di fiume Tanaro tra Asti e Alessandria possono essere indicate dalla parola ebraica ^YN che significa "sorgente", confermando quindi l'ipotesi che la "sorgente" del fiume Bormida (il biblico fiume Giordano) si trova appunto dove il fiume Tanaro riceve le acque del fiume Bormida (laddove si trova l'estremità settentrionale, la "sorgente", del fiume Bormida):
La sorgente del fiume Giordano trova una sua collocazione precisa facendo riferimento alla seguente descrizione:
Come mostrato nell'immagine, il "Panion" ("Paneion" nell'originale in lingua greca) corrisponde alla località Pavone di Alessandria che nella mappa del '500 presente in Vaticano viene denominata "Panon":
In particolare, si presume che siamo nei pressi della localita' biblica Ain, il cui nome significa "sorgente", che si trova a sinistra di Riblah sul confine orientale di Israele:
Le consonanti di Riblah, RBLh, facilmente diventano le consonanti di "Blohera", BLhR, l'antica Plovera oggi chiamata Piovera:
Confine settentrionale:
Confine orientale:
Il mare salato, detto anche "mar Morto" (the "Dead sea"), deve il suo nome al fatto che le sue acque sono effettivamente salate essendo quelle del mar Ligure, a differenza degli altri "mari" biblici che non sono veri e propri mari ma fiumi navigabili (il fiume Tanaro detto anche "mare Mediterraneo" e il fiume Po detto anche "grande mare").
Sulle sponde del mar salato si trova la piana di Siddim il cui nome sono le lettere bibliche sDYM che insieme al prefisso B- dello stato in luogo abbiamo B-SYDM, la "SBDYM"/Sabadiam/Sabazia (la pianura di Vado Ligure e Savona) dei Ligures Sabates, i Liguri Sabazi. In particolare, il nome Gomorra significa "submersion" il che avvalora l'ipotesi che Amorah (la biblica ^MRh, conosciuta maggiormente come Gomorra) corrisponda all'antica zona portuale savonese di San Ermio (chiamata oggi San Erasmo):
Il confine meridionale viene descritto nel brano Numeri 34:1 e seguenti:
E' importante notare che nella maggior parte delle traduzioni bibliche le due localita' Tsin (zN e zNh) vengono considerate lo stesso luogo sebbene sia incomprensibile che il confine parta da tale Tsin posta a oriente e dopo aver costeggiato il mare Salato ci si ritrovi nuovamente nella medesima Tsin:
La confusione relativa ai due luoghi zN e zNh e' la medesima con cui la Kadesh "orientale" e quella "occidentale" vengono confuse tra loro anche perche' vengono in momenti diversi chiamate entrambe Kadeshbarnea.
Inizialmente, anche se hanno lo stesso nome, le due Kadesh le si puo' distinguere per come si trovano nella stessa zona delle due localita' Tsin, una a levante, in corrispondenza di Boccadasse, e una a ponente nella valle del monte Sprandega.
La confusione inizia quando gli episodi del passato vengono ricordati e compare il nome alternativo Kadeshbarnea:
I confini occidentale, settentrionale e meridionale vengono descritti nei brani Numeri 34:6 e seguenti:
La parte finale del confine orientale e' costituita dal fiume Giordano fino al mare Salato (Numeri 34:12) con l'ipotesi che non sia il suo ramo principale, quello che viene attraversato da Giosue' e che ufficialmente divide Israele dai territori "oltre il Giordano", ma sia l'affluente piu' orientale di detto fiume.
E' vero che Mose', dopo aver elencato i confini, dice:
Sembrerebbe quindi che i confini descritti si riferiscano non a tutto il territorio di Israele ma solo alla parte occidentale, tenendo quindi fuori i territori assegnati alle tribu' di Gad e Manasse e alla mezza tribu' di Manasse, pero' Mose' avrebbe dovuto indicare il "Giordano di Gerico" come confine orientale, cosi' come specifica con precisione che le due tribu' e mezzo hanno avuto la loro eredità a oriente di tale "Giordano di Gerico"...
La "quadratura del cerchio" potrebbe essere data interpretando il discorso di Mose' in questo senso:
Nel libro di Giosue' (15:1 e seguenti) vengono descritti i confini di Giuda:
In particolare, Shemesh (il "sole") con le sue lettere ebraiche sMs della numerazione A=0, che diventano RLR nella moderna numerazione A=1, mostra come la localita' En-Semes (Enshemesh, la "fonte del Sole") posta al confine tra le tribu' di Giuda e Beniamino sia effettivamente la frazione Ville di Cairo Montenotte posta sul fianco del bric Rairola:
Le citta' di Giuda vengono elencate nei brani 15:21 e seguenti del libro di Giosue', suddivise in regioni e in ciascuna regione raggruppate in modo da poter delineare con precisione a quali localita' liguri-piemontesi corrispondano:
Nella "versione dei Settanta" (Septuaginta) sono state aggiunte nel versetto 15:59 undici localita' non presenti nelle altre versioni bibliche:
Non sono molti i riferimenti biblici relativi alla localizzazione di Betlemme. Innanzitutto abbiamo il brano Genesi 35:19 in cui si dice che Efrata (Ephrata) e' Betlemme (Bethlehem):
Ephrata non e' subito dopo perche' gli israeliti dopo aver sepolto Rachele proseguono lungo la strada e si fermano a Migdal-Eder:
Come mostrato nella figura possiamo quindi ipotizzare che:
Dopo aver sepolto Rachele, proseguono il cammino arrivando alla torre di Ader:
Il "pozzo" vicino alla porta di Betlemme citato nel brano 23:16 del secondo libro di Samuele potrebbe essere la sorgente Fontanelle, al di sotto del bric Sieizi, che arrivando dalle alture della langa si trova poco prima dell'abitato di Carretto e Codevilla:
Il nome ebraico di Betlemme e' composto dalla parola BYT (citta') e LHM con la H che spesso noi italiani pronunciamo C, per cui tale parola LHM sarebbero le consonanti latine L-C-M con cui possiamo formare uC-uL-uM, "uculum" o meglio "oculum", l'accusativo latino che significa "occhio" e che collima pienamente con l'ipotesi che questo territorio e' il "grande occhio" della grande figura geografica antropomorfica mostrata nella figura seguente:
In tempi piu' recenti Betlemme diventa famosa per essere il luogo dove nasce Gesu'. L'esatto luogo dove Gesu' nacque viene descritto nel brano 2:7 del Vangelo di Luca:
Nel brano originale del Vangelo in lingua greca la traduzione "mangiatoia" e' la parola greca "phatne" che foneticamente sono le consonanti della parola ebraica NtPh con cui viene indicata la localita' Netophah del brano Nehemiah 7:26 in cui, nell'elenco di coloro che ritornarono dall'esilio babilonese, gli abitanti di Betlemme e Netophah/Netofah vengono conteggiati insieme:
La "mangiatoia" viene indicata in lingua ebraica con la parola ABVS:
Il territorio di Giuda chiamato Sefela (sPLh) viene tradotto anche "pianura" oppure "bassopiano" e trattasi della valle del fiume Tanaro e dell'alta valle della Bormida di Millesimo che sono appunto i luoghi pianeggianti di tale territorio. Il nome Sefela (sPLh, Shepelah) sembra chiaramente legato a "Siloppi", l'antico nome del Tanaro, ed entrambi i nomi appaiono collegati direttamente ai biblici Filistei che abitavano la Filistea (PLsT, Philistia):
Abbiamo dunque le cinque citta' filistee che si trovano nel territorio chiamato Sefela bagnato dal fiume Siloppi:
Il nome della citta' filistea Gath, come mostrato nella figura, e' costituito da lettere ebraiche il cui valore, usando la numerazione A=0, corrisponde a quello delle lettere di Dogliani e del santo di Dogliani chiamato Quirico:
A destra di Gath c'e' Ekron, cosi' come a destra di Dogliani si trovano le alture di Bosco Ravengo e il rio dei Rovenchi:
Piu' in basso abbiamo, lungo la costa delle acque navigabili del fiume Tanaro, le altre tre citta' filistee:
Vicino a Ebron, nel territorio di Giuda, si trova la "quercia di Mamre" a volte detta "piana di Mamre":
La grotta dei patriarchi (luogo di sepoltura di Abramo, Isacco e Giacobbe), si trova sulla collina della frazione di Millesimo chiamata Cabroni (la biblica Hebron):
Accanto alla grotta del Garbazzo ("Kalpadsum", anagramma del biblico "sDh hMKPLh", "campo di Macpela") c'era il seccatoio di castagne in cui fu dipinta l'immagine sacra della "Madonna col Bambino" che ha dato luogo nei decenni successivi a una serie di presunti miracoli che hanno portato alla fondazione, nel 1726, del Santuario dedicato al "Santissimo Nome di Maria", diventato successivamente il "Santuario di Nostra Signora del Deserto".
In particolare, la valle vicino alla grotta del Garbazzo e al Santuario del Deserto e' stata chiamata "valle dei tre Re" con chiaro riferimento alla sepoltura di Abramo, Isacco e Giacobbe che possono essere ben considerati i primi tre regnanti del futuro popolo israelitico:
Le citta' di Simeone, come indicato nel preambolo biblico (Giosue' 19:1), si trovano in mezzo a figli di Giuda e possono essere identificate partendo dalle prime due localita' Bersabea e Molada che inizialmente erano state assegnate a Giuda (Giosue' 15:28 e 15:26) proseguendo lungo il territorio di Giuda :
Bersabea, citta' di Simeone all'interno del territorio di Giuda, fu in epoca precedente uno dei luoghi in cui abitarono Abramo e i suoi familiari:
Il particolare, il brano 46:1 della Genesi riporta l'episodio dei "carri" provenienti dall'Egitto sui cui salirono Giacobbe e i suoi familiari per raggiungere Giuseppe in terra egiziana.
Ma erano "carri" oppure "barche"? Come e' naturale che sia, viste le distanze facilmente percorribili via mare piuttosto che a piedi, sembra certo che tali "carri" fossero imbarcazioni, come viene suggerito dal termine sumero "A.IGI.LU" pressoche' uguale alla parola ebraica "^GLh":
Goshen si trova nel territorio dei Sengauni, la popolazione ligure il cui suffisso "-ni" potrebbe essere quello di altre popolazioni come i Romani di Roma, gli Italiani dell'Italia e via dicendo, per cui tali Sengauni vivevano in una regione presumibilmente chiamata "Senga", o "Sengau", le cui consonanti sono quelle della biblica Goshen (Goscen, Ghessen), come del resto sembra suggerire il loro nome sulla tavola Peutingeriana che viene appunto diviso in due parti: a sinistra del fiume "SENGA" e a destra "UNI". Tale presunto suffisso potrebbe però essere anche parte integrante del nome della regione (cosi' come ad Albenga abbiamo gli Ingauni e la Ingaunia qui avremmo i Sengauni e la "Sengaunia")... con una lettura comunque ebraica che potrebbe essere s^YNGYHVN avente significato "che e' la sorgente del Ghion" e trovandosi tali Sengauni a cavallo dell'Appennino sarebbe nel versante padano che scorre tale fiume che "circonda tutto il paese di Cush" (Genesi 2:13).
Con maggiore precisione, visto il collegamento via mare della regione biblica egiziana, si può ipotizzare che Goshen fosse sulla penisola a lato della foce del Magra ove si trova Zanego, localita' avente storia millenaria che si trova in posizione tale da dominare, sulle alture del vicino monte Rocchetta sia la valle del fiume che il prospiciente mare.
In particolare, la pianura costiera al di sotto delle alture e' quella dell'antica citta' di Luni il cui nome e' l'anagramma di "Nilu", il noto fiume egiziano piu' conosciuto come Nilo.
L'antico porto di Luni si trovava sulla foce del fiume Magra nella regione oggi chiamata Seccagna le cui consonanti ci portano alle tre lettere ebraiche sGN che sono il GsN biblico della regione Goshen.
Dopo la permanenza nella terra di Goshen, arriva la fine dei giorni di Giacobbe con il trasporto della salma e il funerale solenne celebrato in territorio savonese nell'aia di Atad (GRN hAtD, "floor of Atad", Cantagalletto), che da quel giorno fu chiamata Abel Mitsraim (ABL MzRYM, Abelmizraim, "LAzYMBRM", "Letimbrum", Letimbro):
Prima di arrivare a Bersabea, sia Abramo che Isacco soggiornarono a Gherar:
Il brano biblico che descrive i confini dei Cananei suggerisce che Gherar si trovi alla fine della valle del Tanaro. Sulla costa a sinistra di Ormea si trova sia la localita' Chioraria sia la localita' Rinchiorea da cui nasce l'omonimo rio Rinchiorea. Entrambi i luoghi fanno parte della cosiddetta "balconata di Ormea", un luogo ideale dove stabilire la residenza reale di Abimelech, il re dei Filistei che dimorava a Gherar. Infatti dalle alture di Chioraria si domina la sottostante valle che per la sua ampiezza e le acque del fiume corrisponde pienamente al significato biblico del nome Gherar, "a lodging place": un luogo confortevole ove soggiornare.
Lo spostamento di Isacco dal territorio di Gherar verso le colline vicino a Savona avviene gradualmente a causa degli scontri avvenuti con i pastori filistei:
La localizzazione delle localita' assegnate a Dan, indicate nei brani Giosue' 19:41 e seguenti, viene facilitata dal fatto che le prime due citta' Sorea e Estaol inizialmente assegnate a Giuda sono ora le prime due della sequenza lineare geografica dei luoghi assegnati a Dan:
In seguito Dan conquista territori nell'alta valle del Giordano:
E' difficile dire dove si trovi Bet-Reob... dato per sicuro che Lais/Lesem (poi chiamata Dan) si trova nella pianura alessandrina, abbiamo che tale pianura "si estende verso Bet-Reob" e che il nome RHVB/Recob/Reob corrisponde al fiume s-HRBV ( "Scribia"/Scrivia), ma l'esatta posizione di Bet-Reob resta incerta, anche se attira l'attenzione che nell'estremita' nordorientale della pianura, dove lo Scrivia confluisce nel Po, si trova Guazzora con le sue lettere HBVsR (le lettere s-HBVR di "che e' Reob") e con le due frazioni Raspa e Brusa entrambe costituire dalle medesime lettere che riconducono foneticamente a Reob.
Lais, invece, e' facilmente identificabile con il gruppo di paesi i cui nomi rispecchiano le varie nomenclature della localita' biblica Dan che era chiamata Lais/Leshem ("Liza/Lizam" oggi Litta e la vicina "Bezale/Bezalem" oggi Bettale con la B iniziale del prefisso B- indicante lo stato in luogo), poi divenne Dafne/Daphne nell'epoca della Guerra Giudaica (con il medesimo prefisso B- indicante lo stato in luogo che trasforma il nome B-DN in DBN/Daphne/Dafne), ed era chiamata Ilitappe nei testi sumeri (con le lettere LTB/BTL della sopraddetta Bettale) in cui il racconto di Abramo che insegue i nemici fino a Dan viene descritto con nomi diversi da sembrare una storia differente quando invece si tratta del medesimo episodio storico avvenuto nell'italico Piemonte:
Nel libro di Giosue' (18:12 e seguenti) vengono descritti i confini di Beniamino:
Nella descrizione del lato meridionale c'è da segnalare che in molti testi i due termini biblici GY e ^MQ vengono tradotti con la stessa parola ("valley" nelle traduzioni inglesi, "valle" in quelle italiane). GY e' correttamente una valle (nel seguente caso la "valle del rio Bonomo"), mentre ^MQ e' da considerare piu' come un altopiano che una valle (nel seguente caso l'altopiano costituito dalla sommita' del bric Giampeire e dei bric limitrofi):
Le citta' di Beniamino vengono descritte con due elenchi (Giosue' 18:21 e seguenti). Se il secondo segue la regola di indicare citta' poste consecutivamente sul territorio, il primo elenco riporta all'incirca alternate le citta' della parte settentrionale con quelle della parte meridionale come si riesce a evincere grazie al fatto che alcune di tali localita' sono presenti nella descrizione del confine settentrionale e altre nella descrizione del confine meridionale. In particolare le prime due sono la settentrionale Gerico e la meridionale Bet-Cogla che subito mostrano tale alternanza presente nell'elenco e soprattutto ci indicano che le località vanno identificate nella sottile striscia di territorio che unisce l'estremita' del confine settentrionale a quello meridionale.
Dunque le dodici citta' del primo elenco, tenendo presente anche l'eccezione di Betel, dovrebbero essere state "mescolate" nella sequenza "nord, sud, nord, sud, nord, Betel, nord, sud, nord, sud, nord, sud":
Nel brano intitolato "La concubina del Levita" (Giudici 19:1 e seguenti) vengono descritti i luoghi di Beniamino vicini a Ghibea in cui avviene lo sterminio quasi totale della tribu' di Beniamino da parte delle restanti tribu' di Israele.
Un Levita si trova insieme a sua moglie a Betlemme di Giuda ospite di suo suocero:
Alcuni luoghi vicini a Gibeon:
I Filistei si accampano sui monti al confine tra Beniamino ed Efraim:
Tra Ramah e Bethel c'era la "palma di Deborah":
Come mostrato nella figura, la parola "palma" (TMR) con la numerazione A=0 si trasforma nel "Todocco" (TYDYK), al centro della langa cairese. Le consonanti DBR/TBR del nome Deborah sono visibilmente presenti nelle localita' Bertelli, Bertonera, Bertolo e Beretta che circondano la cima del Todocco:
A oriente di Bethel si trova la localita' dove Abramo si accampo' e costrui' un altare:
A nord di Giuda e Beniamino trovano posto le restanti tribu' di Israele che nelle epoche successive formeranno il "Regno di Israele" (in contrapposione al Regno di Giuda formato dalle tribu' meridionali) detto anche "Regno di Samaria" nonche' "Regno del Nord" (a destra del Monviso nella mappa etrusca):
Le tribu' di Manasse ed Efraim, figli di Giuseppe (Giosue' 16:1 e seguenti):
Giosue' 17:7 e seguenti:
Le "alture di Dor" (NPVT DVR), Dora in epoca cristiana, corrispondono alle colline di Treiso, con la vicina localita' Bordino che ha le lettere NBDR, N-ph-D-R, di Napheddor (il nome greco, presente nella Septuaginta, di tale localita'):
Davanti a Beth-Horon c'e' Adasa:
Sichem e localita' bibliche vicine a Sichem:
A oriente della strada che da Betel (BYTAL, Bethel, Pezzolo Uzzone) porta a Sichem (sKM, Sikem, Shechem, l'antica Vexime/"Uecsime" oggi Vesime), a sud di Lebona (LBNh, Lebonah, Lebna), si trova Silo (sLh, Shiloh, Sciloh):
L'identificazione di Lebonah viene confermata dalle sue tre lettere LBN (che in ebraico significano "bianco") uguali alle lettere BLN della parola "Blan-ca" di Rocha Blanca, l'antico nome di Roccaverano che compare su una grande lapide che ha la seguente iscrizione indicante l'epoca della fondazione del castello:
Giacobbe quando torna a Sichem pianta le sue tende di fronte alla citta' ed erige un altare (MZBR) chiamato El-Eloe' Israel (AL-ALhY YsRAL):
Nel Nuovo Testamento si dice che il terreno che Giuseppe eredita da suo padre Giacobbe si trovava vicino a una citta' chiamata Sicar (Shicar) in cui c'era il "pozzo di Giacobbe":
Il pozzo non si trovava nel centro della citta' ma nelle vicinanze, come viene chiarito nel brano successivo;
La descrizione del territorio di Zabulon descritta nei brani Giosue' 19:10 e seguenti:
Nella prima parte vengono elencati i confini di Zabulon nella classica sequenza in cui ogni luogo segue il precedente, mentre nella seconda parte le cinque rimanenti citta' Cattat, Naalal, Simron, Ideala e Betlemme (da non confondere con Betlemme di Giuda dov'e' nato Gesu') formano il pentagramma geografico mostrato nella figura seguente (un pentagramma, altresi' detto pentacolo, suggerito anche dalla localita' Stella che costituisce una delle punte di tale stella):
In particolare, il nome Zabulon e' costituito dalle lettere ebraiche Z-B-L-V-N che grammaticalmente si leggono "Z in L e N" e diventano l'espressione numerica "6 in 11 e 13" usando la vera numerazione dell'alfabeto ebraico (A=0), con tale espressione che facendo la somma "11 e 13" diventa "6 in 24" e ha come risultato 4 (le 4 volte in cui il 6 sta nel numero 24) che sono i 4 spazi contenuti tra 5 elementi (ecco il numero 5 simboleggiato dal pentagramma geografico della tribu' di Zabulon).
Il territorio di Issacar viene descritto (Giosue' 19:18 e seguenti) con due sequenze di nomi. La prima sequenza che giunge a Gavonata viene completata da Sezzadio che si trova alla destra del fiume Bormida. A quel punto viene iniziata una seconda sequenza che parte dal "monte Baruto" (Mombaruzzo) che si trova nell'entroterra, a sinistra della medesima Gavonata:
Nel libro dei Giudici, brano 4:12 e seguenti:
L'istinto sarebbe quello di localizzare tutto il territorio di Aser al di sotto del fiume Tanaro che con il suo corso delinea la costa del "mare" biblico occidentale... ci sono però alcune indicazioni che suggeriscono di "andare oltre" nel senso che la sequenza dei tre luoghi Sidone-Rama-Tiro se venisse posta lungo la costa meridionale del Tanaro sarebbe incompatibile con la descrizione che vede Sidone quale vertice dell'angolo che racchiude l'intero territorio cananeo:
Se quindi ponessimo prima Sidone e poi Tiro sulla riva meridionale del Tanaro, non si potrebbe dire che sia Sidone il vertice dell'angolo (piuttosto lo sarebbe Tiro)... mentre "andando oltre" (considerando anche parte del territorio oltre il fiume Tanaro), troviamo i riferimenti precisi per rendere Sidone tale vertice, e riusciamo anche a spiegare come mai Zabulon si trovi "sulla costa dove approdano le navi", una cosa che sarebbe impossibile se mantenessimo Tiro e Sidone sul lato meridionale del fiume Tanaro impedendo quindi a Zabulon tale sbocco sul "mare" (il fiume Tanaro):
Altro passaggio biblico che fornisce un dato preciso sulla localizzazione di Tiro e Sidone è il brano 3:7 del libro di Esdra in cui si parla del "mare di Giaffa"... il legname proveniente dal Libano non lo trasportarono semplicemente "a Giaffa" ma "al mare di Giaffa", in lettere ebraiche "AL YM YPVA" che significa appunto "presso il mare di Giaffa" ("to the sea of Joppa", "ad mare Ioppes"):
Se nella geografia mediorientale non ha senso distinguere il mare di Tiro e Sidone da quello di Giaffa, nella geografia piemontese la distinzione e' quella tra il fiume Po (il "mare" di Tiro e Sidone) e il fiume Tanaro (il "mare" di Giaffa).
La posizione di Giaffa (Japha, Joppa, Iafo) sulla riva destra del fiume Tanaro diventa maggiormente precisa grazie a un brano della Guerre Giudaiche in cui viene chiamata Ioppe:
Si puo' quindi ipotizzare che la Fenicia con le sue tre citta' Tiro, Sidone e Biblo (Ghebal) fosse la costa meridionale del fiume Po nel tratto da Valenza a Pontestura:
In particolare:
Nel libro di Giosue', la zona di Ghebel (chiamata Biblo dai Greci) viene citata insieme alla localita' Baal-Gad che si trova alle pendici del monte Hermon:
Ecco la figura che mostra, nella parte orientale della catena montuosa chiamata Libano, la posizione di Baal-Gad, ai piedi del monte Hermon:
Giosue' 19:24 e seguenti:
La posizione esatta del territorio di Neftali si basa principalmente sulla localita' "Giuda del Giordano" ove finisce tale territorio:
Nell'ipotesi ufficiale che Israele sia quella mediorientale e' impossibile che Neftali confini con Giuda essendoci troppa distanza tra le due tribu'. Sono state proposte varie soluzioni per nulla convincenti e l'enigma resta irrisolvibile se si continua a pensare che Israele sia davvero quella mediorientale, mentre con la presente e concreta ipotesi che la vera Israele sia in territorio italico le tessere del mosaico trovano la giusta collocazione.
Abbiamo anche un collegamento preciso tra Giuda e Neftali grazie alla localita' Bet-Semes (la "citta' del sole") che viene citata sul confine settentrionale di Giuda (senza pero' essere elencata tra i villaggi di Giuda) e successivamente viene indicata come ultima delle fortezze di Neftali. Quelle che nell'ipotesi mediorientale vengono considerate due localita' differenti sono invece la stessa localita' che si trova appunto al confine tra Giuda e Neftali:
E' possibile anche scomporre la locuzione "YhVDh h-YRDN", che viene generalmente tradotta come "Giuda del Giordano", nelle due parti "YhVDh" (Giuda) e "h-YRDN" (il Giordano), un suggerimento che viene indicato nei commenti della Cambridge Bible for Schools and Colleges:
Usando quindi quella che tali studiosi chiamano "punteggiatura masoretica" abbiamo:
Riassumendo, ecco il territorio di Neftali descritto nei brani Giosue' 19:33 e seguenti:
Alla destra del fiume Bormida (il fiume Giordano), nella parte settentrionale tra Acqui Terme e Alessandria, abbiamo la biblica regione chiamata Basan/Bashan che nel territorio viene ricordata dalle tre lettere SPN/PSN/"Basan" del toponimo Castelspina, l'antico Castrum Spinae conosciuto come "Spina dei Malvicini" o anche "Castello della Spina".
Trisobbio e' la biblica Botsrah (BzRh, Bosrah, Bozra) il cui nome significa "fortezza" e corrisponde anche visivamente alla odierna Trisobbio posizionata come una fortezza sulla cima di una collina:
Sempre a destra del fiume Bormida (il fiume Giordano), fra Cairo Montenotte e Acqui Terme, ci sono le due regioni bibliche Moab e Amon che discendono da Lot, il figlio di Abramo che all'indomani della distruzione di Sodoma e Gomorra si diresse verso i monti al di sopra della piana di Siddim. Considerata la geografia locale e il fatto che la "caverna" in cui Lot si stabili' sono le lettere ebraiche M^Rh, si ipotizza che tale luogo sia il monte Orme':
La parola biblica ^MQ che spesso viene tradotta come "valle" e' piu' corretto tradurla come "pianura/pianoro/altopiano", a seconda di dove ci troviamo, cosi' come nel caso della "piana di Siddim" che e' appunto improprio, trovandosi sul bordo del mare, chiamarla "valle di Siddim".
Nel caso quindi della "valle di Save" (^MQ sVh, "valley of Shaveh"), quando il re di Sodoma aspetta il ritorno di Abramo, non stiamo parlando di una "valle" ma dell'altopiano del monte Avze', spartiacque tra versante marittimo e versante settentrionale, dove il re di Sodoma poteva ammirare tutto quanto il territorio sottostante in attesa appunto che Abramo tornasse dopo aver sconfitto i re nemici:
Le traduzioni bibliche che indicano tale "altopiano" di Save con la parola "valle" sembrano rispecchiare i toponimi dell'epoca romana-medievale in cui abbiamo Savo (oggi Savona) al di sotto dell'altopiano, laddove il re di Sodoma risiedeva, e la scomparsa Visiovallis (tradizionalmente identificata con l'odierna Giusvalla) al di sopra del medesimo altopiano, laddove il medesimo re di Sodoma potrebbe essersi recato andando incontro ad Abramo che stava ritornando dalla battaglia con i re stranieri avvenuta nella pianura alessandrina. Proprio il fatto che Abramo stesse tornando dalla pianura alessandrina mette in dubbio che il tragitto del suo ritorno sia avvenuto passando da Visiovallis, inteso come valle del torrente Valla dove si trova Giusvalla, e non percorrendo una via piu' breve come quella che passa per la valle del torrente Erro, dove peraltro si trova l'odierna Sassello che ha le medesime consonanti SSL della scomparsa SLS/Uisioualis/Visiovallis.
Dunque, l'altopiano di Shaveh erroneamente definito valle e' il monte Avze', mentre le localita' Visiovallis (Giusvalla) e Sassello sono il confine del territorio cananeo rappresentato dalla biblica Lesa (Ls^, Lasha, Lesha):
In tempi piu' recenti, a cavallo della montagna, al di sopra della biblica Zoar, si trovano le due localita' citate nel libro di Isaia che uniscono, tramite il colle del Giovo, i territori a destra del fiume Bormida con le localita' rivierasche savonesi:
La parte settentrionale di Moab verra' poi occupata dalla tribu' di Ruben, mentre nella parte meridionale che restera' indipendente durante e dopo la conquista di Giosue' si trova la principale localita' moabita:
Nel testo biblico originale, lo stato in luogo "in Ar" sono le lettere ebraiche "B-^R ^R" (letteralmente "nella citta' chiamata citta'") suggerendoci che tali cinque lettere B^R^R sono sia quelle di Roboaro che quelle del monte sopra Roboaro chiamato Arbareia.
Nella sua accezione piu' ampia geograficamente, quando per esempio si parla dei Moabiti che abitano in Ar inteso come intero territorio di Moab (Deuteronomio 2:29), il nome Ar puo' collimare con il nome del torrente Erro che costeggia da sud a nord l'intero territorio, sebbene tale torrente Erro sia in effetti il biblico torrente Arnon che anch'esso delimita il territorio moabita.
Altre citta' moabite che non sono elencate tra quelle successivamente comprese nel territorio di Ruben:
L'attraversamento del territorio oltre il Giordano durante l'esodo israelitico guidato da Mose', con l'arrivo nei pressi del monte Nebo, viene descritto nei seguenti brani:
Il biblico monte Nebo appartiene alla catena montuosa degli Abarim:
Il significato del nome "Abarim" in quanto "regioni oltre" indicherebbe i monti oltre il fiume. E' immediato pensare alla regione Abarim legata al nome "Burmia" con cui viene indicato nei dialetti locali il fiume Bormida, sebbene tale termine indicherebbe solo una parte della valle del fiume.
Una delle cime del monte Nebo era chiamata Pisga, o anche Pisgah se vogliamo riportare le quattro lettere bibliche PSGh che compongono tale nome:
Al momento l'ipotesi piu' concreta riguardante la localizzazione di Gerico e' quella del bric Monzuccaro, nell'estremita' meridionale della pianura che si estende tra Montechiaro d'Acqui e Spigno Monferrato, cosicche' tutte le cime a destra del fiume Bormida sono idealmente di fronte a Gerico che con tale posizione, sulla sinistra del fiume, e' il punto di passaggio di coloro che percorrono la pianura risalendo la valle.
In particolare la cima del Pisga trova un riferimento nel rio dei Biaschi che nasce dalla panoramica cresta di Montechiaro d'Acqui da cui sono visibili tutti quanti i monti circostanti, cosi' come dal Pisga biblico si possono ammirare i territori a oriente del fiume:
La seguente fotografia e' stata scattata sulla strada che sale a Montechiaro e mostra il panorama che Mose' poteva vedere guardando la valle del fiume Bormida. La cima che si nota sulla sinistra e' il monte Castello che costituisce, insieme al monte Rosso, il biblico monte Peor. Nel centro della foto, dove si chiude la pianura del fiume, il bric Monzuccaro costituisce l'ipotetico luogo dove si trovava la biblica Gerico:
Il nome del monte Peor e' costituito dalle lettere ebraiche P^VR della parola RVP^ che in quanto "Rupeo" diventa il nome latino "Rubeo" del monte Rubeo, oggi chiamato monte Rosso. In particolare l'attuale monte Rosso e' una cinquantina di metri piu' in basso del monte Castello ma entrambi fanno parte della stessa montagna mostrata nella fotografia seguente:
Inoltre, la localita' Peor e' famosa biblicamente per il culto della divinita' Baalpeor, molto piu' conosciuta con il nome Belfagor (etimologicamente si e' concordi nel ritenere che tale nome significhi "Signore del monte Peor/Fagor"):
Di fronte a Beth-Peor (la "casa del monte Rosso") si trova il luogo costituito dalle lettere ebraiche B-QBRh-Msh ("presso sepolcro Mose'") che formano il nome "QhMB-BRhs" di Campobrioso, localita' posta di fronte al Monte Rosso:
Giosue' 13:15 e seguenti:
Vicino a Medeba c'e' Nofa:
Tra le citta' di Ruben, poc'anzi elencate, c'e' Chiriataim che viene citata per la prima volta nell'elenco di luoghi presente nei brani 14:5 e seguenti del libro della Genesi:
Giosue' 13:24 e seguenti:
Una importante indicazione geografica, che ci permette di localizzare Heshbon, e' presente nel verso 7:4 del Cantico dei Cantici (detto anche "Song of Solomon", "Cantico di Salomone"):
La localita' chiamata Iazer (Y^ZR, Jazer, Iaezer) e' nei pressi di Aroer. Lungo il torrente Erro (il biblico torrente Arnon) ci sono piu' localita' che potrebbero sembrare tale Aroer ma leggendo con attenzione il brano 24:5 del secondo libro di Samuele abbiamo queste precise indicazioni:
C'e' da precisare che le traduzioni bibliche sono differenti... l'originale "AL-Y^ZR" viene a volte tradotto con "verso Iazer" oppure "presso Iazer", mentre la "citta' che e' in mezzo alla valle di Gad" in alcune bibbie e' piu' letteralmente "in mezzo al fiume di Gad" (B-TVK h-NHL h-GD).
In ogni caso ci troviamo comunque con Aroer che ha le lettere bibliche ^RV^R che collimano con le consonanti di Veirera, piccolo paese al di sotto del monte di Veirera, che si trova appunto sulla destra (per chi arriva dal fiume Bormida/Giordano) di Costalunga (le lettere "s-NHL GD, "che e' fiume/valle di Gad") e poco oltre abbiamo il monte Scioro da cui nasce il rio Giazzarra (entrambi Y^ZR, la biblica Iazer). A sua volta, Aroer si trova di fronte a Rabba, la capitale degli Ammoniti, come possiamo leggere nel brano 13:24 del libro di Giosue':
Altre citta' ammonite, citate nei brani Giudici 11:32 e 11:33, sono Minnit e Abel Cheramim:
Nei brani Numeri 32:1 e 32:2 vengono elencate alcune localita' assegnate a Gad che poi quasi tutte vengono elencate nuovamente nell'elenco dettagliato del territorio di Gac. La localita' assegnata a Gad che non viene riportata in tale elenco dettagliato e' Iogbea che successivamente viene citata nel bramo Giudici 8:11 come delimitatore della "via dei nomadi" percorsa da Gedeone quando insegue i due re nemici Zeba e Zalmunna. In particolare l'inseguimento prosegue fino alla localita' Carcor che viene citata nel racconto sumero in cui viene descritto con altri nomi l'episodio biblico descritto nel quattordicesimo capitolo della Genesi. Il fatto che Iogbea non faccia parte dell'elenco dettagliato del territorio di Gad potrebbe indicare che Iogbea trovandosi aldila' del torrente Orba faccia piu' parte del territorio ammonita che di quello israelitico:
Ecco la figura che riassume l'episodio dell'inseguimento di Gedeone fino a Carcor e il suo ritorno a casa seguendo le coline della "salita di Cheres":
Nel brano 14:15 della Genesi viene citata per la prima volta Damasco, quando Abramo insegue i re nemici fino a Hobah che si trova "a sinistra di Damasco":
Vicino a Vho (Hoba biblica) si trova la localita' Badera che avvalora l'ipotesi che Abramo sia il sumero Enmebaregesi. Nella storia biblica Abramo (alleato di Escol) insegui' i nemici fino a Hoba (Vho), nell'equivalente storia sumera Utu-hegal (alleato di Enmebaregesi) insegui' i nemici fino a Dubru (Badera):
Come per altre localita' bibliche teniamo presente che la loro scomparsa e' ufficialmente riportata nei testi sacri ed e' quindi difficile trovare qualcosa che sia sopravvissuto alla cancellazione storica e fisica di tali localita':
Le lettere bibliche di Damasco sono DMsQ tranne che nei due libri delle Cronache in cui viene chiamata "Dramasco", le lettere bibliche DRMsQ. Questa differenza viene riportata anche nei toponimi locali con Costa Vescovato che nella sua versione latina "Costam/QsDM" ha le classiche lettere DMsQ, mentre il sottostante bric delle Streghe ha il nome Streghe che essendo "Sdrequm/sDRQM" collima con la variante "Dramasco" avente le cinque lettere DRMsQ. E' interessante notare che il nome "Costam" viene in seguito rafforzato dal secondo nome Vescovato che essendo "Uesquouadum" e' composto anche lui dalle quattro lettere bibliche sQDM/DMsQ del nome Damasco.
Altro brano indicante la posizione di Damasco e' quello in cui vengono descritti i nuovi confini di Israele, in particolare il suo lato settentrionale:
A nord di Damasco si trova Tsobah dove regnava Hadarezer che fu sconfitto da Davide. Le consonanti di Tsobah, tenendo presente che la lettera tsade e' composta foneticamente da T e S, formano il nome "Beseto" che collima con l'antica Pecetum Valentinum, oggi Pecetto di Valenza:
I nuovi confini riportati nel brano Ezechiele 47:16 arrivano a oriente nella regione di Cavran (HVRN, Hauran) il cui significato biblico "caverne" e' differente da quello "montanaro" di Caran (HRN, Carran, Haran) sebbene siano compatibili in quanto le caverne si trovano generalmente dove ci sono le montagne.
La regione montagnosa di Caran, altresi' detta Haran, e' quella dove Abramo si fermo' quando usci' da Ur dei Caldei per recarsi a Canaan. E' quindi chiaro che i tre luoghi sono disposti in sequenza con Caran che sono i monti della valle Curone. Dunque, Abramo con i suoi parenti esce da Ur (AVR) dai Caldei (KsDYM, plurale di KsD) per recarsi nel paese "montagnoso" Haran (HRN):
In seguito, Abramo lascia Haran (tra la casella HR e la casella RN della quadrettatura della regione Piemonte) e si trasferisce nel paese di Kanaan (la regione dalla casella KN poco sotto Asti, alla casella ^N della langa di Cairo Montenotte):
Numerosi luoghi della val Trebbia hanno la consonante R che richiama la R di Ur dei Caldei. Le tre lettere ebraiche AVR (Ur) nel testo biblico sono precedute dal prefisso di stato in luogo, BAVR ("in Ur"):
La centralita' di Bobbio trova una sua spiegazione nel fatto che l'antico nome Bobius puo' corrispondere alle quattro lettere ebraiche BBYs ("Bobiyus"), che sono la parola biblica sBYB che significa "fiamma", il nome che i commentari biblici associano a Ur dei Caldei:
I due monasteri di Bobbio e di Mezzana Scotti risalgono all'epoca di San Colombano con numerosi monaci "scotti" (gli stessi Scoti che diedero il nome alla Scozia) provenienti dall'Irlanda che hanno le consonanti simili alle tre lettere ebraiche KsD ("Skodi") con cui vengono indicati i Caldei. In particolare, tali monaci erano con maggior precisione chiamati "Iroscoti", un termine che aggiunge la R dell'antica Irlanda (Eire) a tali Scoti cosi' come abbiamo biblicamente la "Ur KsD" (Ur caldea). Il fatto che negli stessi luoghi si trovasse l'antica famiglia piacentina degli Scotti ha portato alcuni storici a pensare che tali feudatari siano abbiano anch'essi origine da tali Scotti giunti secoli prima nel territorio bobbiese.
Ezechiele si trovava in esilio nella terra dei Caldei presso il fiume Kebar (KBR, Chebar), nella citta' di Telabib (TL ABYB, Tel Abib, Tel Aviv, Telaviv, nella versione greca dei Septuaginta chiamata Meteoros, nella Vulgata e' "Ad acerum novarum frugum"):
Rubacotius, nella Tabula Alimentaria, viene identificato con Revigozzo vicino a Bettola e possiamo considerarlo l'ebraico s-KBR ("che e' Kebar") che indica il fiume Kebar, con probabile riferimento al torrente Nure il cui nome collima con l'ebraico NhR che significa "fiume":
Nel libro della Genesi sono menzionati i figli e i nipoti di Abramo avuti dalla relazione con Chetura (Keturah):
E' ipotizzabile che tali figli e nipoti indichino le localita' che circondano l'alta valle dello Scrivia:
La nascita di Esau' e Giacobbe raffigura la geografia del territorio dalle Langhe ai monti della provincia di Savona bagnati dal mar Ligure. Il nome di Giacobbe (Y^QB), "lui che tiene il calcagno", descrive la particolare conformazione geografica in cui la "mano" di Giacobbe e' unita al "calcagno" di Esau':
Il calcagno di Esau' che viene tenuto in mano da Giacobbe, sembra corrispondere alla parte destra del gruppo montuoso del Beigua il cui nome, usando le tre lettere ebraiche B^Q, e' l'anagramma della parola ebraica ^QB che significa "calcagno" (il nome Beigua oggi indica la cima piu' alta sulla sinistra del gruppo montuoso ma e' da pensare che tale nome riguardasse l'intero territorio che oggi costituisce il parco del Beigua con il "calcagno geografico" di Esau' posizionato nella sua parte destra):
Nel testo ebraico Shenei Luchat HaBerit si riporta che Esau' aveva sulla coscia un tatuaggio che somigliava a un serpente. Nella raffigurazione geografica di Esau' la parte alta della coscia sono i monti sulla sinistra di Savona che corrispondono sia al serpente sulla fronte della divinita' Nut egizia, sia al serpente che insieme alla biblica Eva guardavano, dalla costa del mar Ligure, l'albero dei frutti proibiti (l'Appennino toscano):
Esau' sulla montagna di Seir. Esau' e' Edom (Genesi 36:8):
L'inizio del fiume
Confine settentrionale e orientale di Israele
Il mar salato (the salt sea)
Confine meridionale di Israele (southern border of Israel)
Confini di Giuda (borders of Judah)
Citta' di Giuda (towns of Judah)
Citta' di Simeone (cities of Simeon)
Confini e citta' di Dan (borders and cities of Dan)
Confini di Beniamino (borders of Benjamin)
Citta' di Beniamino (cities of Benjamin)
Confini e citta' di Manasse ed Efraim (borders and cities of Manasseh and Ephraim)
Confini e citta' di Zabulon (borders and cities of Zebulon)
Confini e citta' di Issacar (borders and cities of Issachar)
Confini e citta' di Aser (borders and cities of Asher)
Confini e citta' di Neftali (borders and cities of Naphtali)
Galilea
Oltre il Giordano (beyond the Jordan)
Il monte Nebo
Confini e citta' di Ruben (borders and cities of Ruben)
Confini e citta' di Gad (borders and cities of Gad)
Damasco
Zobah
Haran
Ur dei Caldei
Tel-Aviv sul Chebar
I figli di Chetura (Arquata Scrivia)
Esau' e Giacobbe
Esau' sulla montagna di Seir (Idumea)
lettere ebraiche | |||
Seir | s^YR | RYS^ | monte Resia |
Masreka | MsRQh | MQRhs | M.Grosso (monte Beigua) |
Bosra | BzRh | BRzh | Varazze |
Pau | P^V | ||
Avit, Avith | ^VYT | V^TY | Vado |
regione temanita | ARz hTYMNY | zAN YRMYTh | San Ermete |
Recobot | RHBT | HRBT | Carbuta |
Dinaba di Seir | DNhBh hs^YR | sBhDhRNhY^ | Spotorno |
Giacobbe, dopo aver fatto pace con Labano, incontra gli angeli:
Parecchio tempo dopo, Macanaim e' il luogo in cui si rifugia Davide:
I tre personaggi che incontreranno Davide portandogli doni e generi di conforto hanno tutte le caratteristiche per essere coloro che diventeranno famosi come "re magi" nella rappresentazione della nascita di Gesu':